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Perché quella del Board di salute pubblica non mi sembra una grande idea

di Claudio Maria Maffei

28 OTT -

Gentile direttore,
leggo su Qs che le 75 Società Scientifiche riunite nel FoSSC (Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri ed Universitari Italiani) hanno chiesto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di istituire un Board di salute pubblica per salvare il Servizio Sanitario Nazionale. Nelle righe conclusive del pezzo dedicato alla richiesta si legge che il Board dovrà “essere composto da persone chiaramente competenti ed esperte delle complessità in gioco, soprattutto da clinici vicini ai problemi dei malati e studiosi di problemi della sanità.”

A suo tempo, un paio di anni fa, il FoSSC (di cui è difficilissimo reperire in rete composizione, missione, iniziative e documenti) ha tentato di attivare un rapporto diretto col Ministro Schillaci in modo da costruire una collaborazione permanente per l’applicazione del PNRR e la riforma dei DM70 e 77. La reazione generale a questa iniziativa fu talmente vivace da portare ad un ridicolo tavolo di lavoro con 76 componenti che non ha prodotto nulla di utile. Vogliamo ripetere l’esperienza?

Faccio umilmente presente che tre clinici universitari “romani” sono già Ministro della Salute, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, mentre un quarto, non clinico, ma pure espressione del mondo universitario romano, è Direttore della Programmazione al Ministero. Tutte figure di grande prestigio che immagino gradite al governo. Purtroppo non mi pare che questa trasfusione di competenze cliniche e universitarie ai massimi livelli del Ssn abbia di per sé portato un contributo di idee innovative nel governo del Ssn. Se si tratta col board di premere per un maggior finanziamento del Ssn i Sindacati, l’opposizione, GIMBE e molte altre Associazioni di varia natura stanno già facendo quel che serve. Se invece il FoSSC ha un contributo originale di idee e progettualità sono molte le sedi in cui può esprimerle oltre a quella di un board destinato già in fase preparatoria a suscitare polemiche.

Peraltro oltre a Ministero, Istituto Superiore di Sanità e Consiglio Superiore di Sanità c’è anche l’Agenas, per caso o per fortuna non a direzione universitaria, a fare da supporto all’azione di governo del Ssn. Questi organi dovrebbero già essere pieni di “persone chiaramente competenti ed esperte delle complessità in gioco”. Se così non fosse più che di un nuovo board ci sarebbe bisogno di un nuovo Ministro.

Claudio Maria Maffei



28 ottobre 2024
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