Manovra. Renasfo: “Primo riconoscimento per gli specializzandi in farmacia ospedaliera, ora potenziare tutele”
“Benché l'importo non rifletta completamente il valore del lavoro svolto”, sottolinea la Rete degli Specializzandi in Farmacia Ospedaliera, “celebriamo un traguardo che non è solo il riconoscimento di un impegno individuale, ma la dimostrazione tangibile che la politica, il Governo e le istituzioni hanno saputo ascoltare”. Per la Renasfo ora è “urgente” garantire a tutti gli specializzandi anche la maternità, i congedi parentali e malattia.
18 DIC - ReNaSFO accoglie con “entusiasmo e fiducia” le novità in arrivo dalla Legge di Bilancio 2025 per gli specializzandi in farmacia ospedaliera, che si estendono a tutti gli specializzandi dell'area sanitaria. È stato previsto un importo per la borsa di studio, pari a circa 400 euro lordi al mese, ovvero 4.773 euro lordi annui. “Benché questo importo non rifletta completamente il valore del lavoro svolto dagli specializzandi in farmacia ospedaliera, che si impegnano a tempo pieno - con circa 1.500 ore di attività annuali per 4 anni - assumendo crescenti responsabilità man mano che acquisiscono competenze, come stabilito dal Decreto Interministeriale n. 68 del 2015, il passo compiuto è di quelli importanti e che fanno battere il cuore”.
Il cambiamento più significativo, per la Rete nazionale degli specializzandi in farmacia ospedaliera, riguarderebbe l’abrogazione dell’articolo 2-bis del Decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42, che consentiva l’apertura delle scuole di specializzazione in deroga alle disposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 8 della legge 29 dicembre 2000, n. 401. “Tale abrogazione – osserva la Renasfo in una nota - consentirebbe di attuare la necessità di una corretta programmazione sanitaria, definendo il numero di laureati in farmacia iscrivibili alle scuole di specializzazione e la conseguente ripartizione annuale delle borse di studio”.
ReNaSFO ritiene che questo sia il primo grande gradino della scalata da compiere: “È infatti urgente – spiega - che i fondi stanziati vengano rafforzati e che le tutele previste dal Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e dal Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, come maternità, congedi parentali e malattia, vengano estese a tutti gli specializzandi. Oltre all’importo economico, è poi necessario valutare e coniugare l’impatto di questa misura su altri aspetti, come le tasse previdenziali per l’ENPAF”.
Il cammino è comunque iniziato e la Renasfo esprime un sentito ringraziamento per il risultato raggiunto dalla maggioranza di Governo, dagli organi tecnici del Ministero della Salute e dalla Politica. “Oggi celebriamo un traguardo che non è solo il riconoscimento di un impegno individuale, ma la dimostrazione tangibile che la politica, il Governo e le istituzioni hanno saputo ascoltare le istanze di una categoria spesso invisibile, ma che rappresenta l’anima e il futuro della sanità pubblica. Questo è il frutto di un lungo processo di ascolto, dialogo e perseveranza, che ha visto in prima linea una squadra unita, capace di affrontare con determinazione sfide difficili e di proporre soluzioni concrete”.
“Un ringraziamento speciale” la Renasfo lo rivolge “alla FOFI, nelle persone del Presidente On.
Andrea Mandelli e del Vicepresidente On.
Luigi D’Ambrosio Lettieri, che ha accompagnato con impegno e dedizione la battaglia per il riconoscimento degli specializzandi in farmacia ospedaliera (SFO), difendendo con competenza i diritti degli SFO in tutte le sedi appropriate. Il suo supporto continuo è stato un pilastro fondamentale di questa vittoria”.
Grazie anche “alle società scientifiche SIFO e SIFaCT, al sindacato SINAFO, che da anni lottano per la tutela dei diritti degli SFO, e alla Conferenza dei Direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, nelle persone del Past-president Prof. Realdon e della Presidente Prof.ssa Minarini, che ha sempre saputo ascoltare e collaborare per risolvere le difficoltà che ci siamo trovati ad affrontare. Un grazie di cuore va all’Associazione dei Biologi Italiani e dei Futuri Biologi (ABIFB) e alla Libera Associazione Psicologia (LAPSI), che hanno contribuito a organizzare la Manifestazione di Roma di marzo 2024, continuando ad essere al nostro fianco, sempre pronti a combattere insieme per i nostri diritti. Un ringraziamento speciale anche all’Ordine dei Farmacisti di Roma, nella persona del Presidente Dott. Guaglianone, per aver partecipato alla manifestazione portando la sua testimonianza e per il suo sostegno costante e appassionato”.
Un pensiero riconoscente va “al collega Dott. Langella, che nel 2017 ha avuto la visione di fondare un’Associazione che potesse rappresentare le istanze degli SFO. La sua intuizione ha dato vita a ReNaSFO, una realtà che oggi è sempre più forte e coesa. A lui e ai Presidenti passati (Dott. Pirrone, Dott. Meta e Dott. Sanogo) va il nostro grazie per aver mantenuto viva e forte la nostra Associazione, consegnando agli SFO una casa in cui sentirsi rappresentati e ascoltati. Un sincero ringraziamento va anche all’attuale V Consiglio Direttivo di ReNaSFO, per il lavoro instancabile svolto fino ad oggi, rendendo l'Associazione una voce forte e unitaria, capace di rappresentare e difendere gli interessi di tutti gli iscritti”.
Ma “il nostro grazie più grande – conclude la Renasfo - va agli specializzandi in farmacia ospedaliera, il cuore pulsante della nostra Associazione. Ogni giorno, con coraggio e determinazione, affrontano le sfide del nostro tempo, portando avanti con orgoglio la nostra battaglia. È grazie a loro, alla loro passione e dedizione, che possiamo oggi festeggiare questo storico traguardo. Il successo di questa operazione non è solo nostro, ma di una grande squadra che, con impegno, serietà e amore per la professione, ha contribuito a scrivere una nuova pagina della storia della sanità italiana. Questo è solo l'inizio, e insieme continueremo a lottare per un futuro migliore, più equo e giusto per tutti”.
L’associazione, assicura, continuerà a “monitorare l’implementazione dell’emendamento e a impegnarsi affinché gli specializzandi possano godere delle tutele necessarie a supportare il loro lavoro, essenziale per il SSN e per la salute dei cittadini”.
18 dicembre 2024
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