Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 23 NOVEMBRE 2024
Veneto
segui quotidianosanita.it

Veneto. Presenti sul territorio 68 ospedali. Per gli standard ospedalieri 10 sarebbero a rischio chiusura. Cosa farà la Regione?

La Regione chiuderà tout court questi 10 ospedali o deciderà di mantenerli, svuotandoli comunque in parte e senza più investire in tecnologia e/o in personale? Nell’uno o nell’altro caso, la strada è ancora lunga, vi sarà comunque un malcontento generale che investirà (ed in parte già interessa) non solo medici e personale infermieristico, ma anche i comuni cittadini destinatari del servizio in questione.

di Endrius Salvalaggio
13 APR - In questi ultimi mesi il perché di certe scelte in ambito sanitario fa molto discutere, soprattutto perché il concetto “sanità”, rispetto a come era concepito una volta, sta via via cambiando. Ma tutti questi cambiamenti sono stati adeguatamente, se non condivisi, comunicati ai cittadini/utenti? Proveremo ora con un po’ di umiltà a rispondere a questa domanda. Tutto nasce nel 2015 quando il Ministero dell’Economia, di concerto con il Ministero della Salute, approvavano il Decreto Ministeriale n. 70, al quale le Regioni e strutture sanitarie si stanno adeguando ed in forza del quale sono stati adottati, e sono in via di adozione, una serie di cambiamenti che oggi giorno vediamo.
 
La Regione Veneto già nel 2013 precorreva i tempi del decreto 70/15, organizzando la rete ospedaliera e di assistenza territoriale secondo gli standard del citato DM, ma soprattutto, rendendo il sistema sanitario regionale coerente ai cambiamenti socio-epidemiologici a fronte dei nuovi modelli organizzativi. Infatti sin dal 2013 la Regione Veneto approva in via preliminare quelli che saranno gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera del Decreto 70/2015.
 
In particolare la Regione ridisegnava le schede di dotazione territoriale dettagliate per singola Azienda ULSS; la programmazione dei Distretti socio-sanitari e delle aggregazioni funzionali territoriali a livello regionale e di ogni singola Azienda Ulss; i criteri e la determinazione dei posti letto di strutture di ricovero intermedie a livello regionale e per singola Azienda Ulss. Successivamente, con DGR n. 1527/2015, la Regione Veneto organizzava i livelli della rete ospedaliera che, in attuazione al citato DM, sono 7 Ospedali Hub. Per inciso queste tipologie di ospedali rispondono al modello Hub & Spoke; ossia, ad una organizzazione a servizi distrettuali che assicurano ai cittadini il livello primario di assistenza in un determinato territorio.
 
La logica di questo sistema è quella dell’autosufficienza all’interno della rete dei servizi. Per comprendere il modello Hub & Spoke (letteralmente: mozzo e raggi), si deve partire dal presupposto che determinate patologie richiedono la cura in strutture dove le prestazioni, competenze e risorse, oltre che più costose, sono anche diverse: in base a questo decreto, tali servizi non possono essere offerti da tutti gli ospedali presenti in un dato territorio, ma devono essere centralizzati/concentrati in centri regionali ad alta specializzazione o di eccellenza chiamati Hub, dove vengono inviati gli ammalati dai servizi ospedalieri periferici.
 
Per le Aziende Ospedaliere di Padova e di Verona, gli ambiti territoriali di riferimento per alcune specialità sono stati estesi all’intero ambito regionale. 17 Ospedali “spoke” di rete con bacino di riferimento di circa 200.000 abitanti, per i quali, analogamente alle strutture Hub, sono state individuate le funzioni, le specialità di base e di media complessità e i servizi di diagnosi e cura. Altre 17 strutture integrative della rete anche ad indirizzo mono specialistico, denominate “Ospedali nodi della rete”.
 

 
Per quanto riguarda la struttura ospedaliera la Regione Veneto si è dotata all’assegnazione del numero di 17.448 posti letto corrispondente al 3,5‰, nel rispetto dello standard, pari a 3,7‰, indicato nel DM 70/2015.
 

 
Alla luce di quanto abbiamo detto, il Veneto vede sparsi sul proprio territorio 68 ospedali, compresi anche i privati. In base al D.M. 70/15 e agli obiettivi in esso imposti, almeno una decina circa di queste strutture sono da chiudere. La domanda che sorge spontanea è: la Regione chiuderà tout court questi 10 ospedali o deciderà di mantenerli, svuotandoli comunque in parte e senza più investire in tecnologia e/o in personale? Nell’uno o nell’altro caso, la strada è ancora lunga, vi sarà comunque un malcontento generale che investirà (ed in parte già interessa) non solo medici e personale infermieristico, ma anche i comuni cittadini destinatari del servizio in questione.
 
Endrius Salvalaggio

13 aprile 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Veneto

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy