Veneto. 149 milioni non spesi da Azienda Zero nel 2017. Saranno reinvestiti nel Ssr
Un vero tesoretto nella delibera contenente la ricognizione dei flussi relativi ai finanziamenti della Gestione Sanitaria Accentrata dell’esercizio 2017, effettuati attraverso l’attività della “neonata” Azienda Zero. Zaia: “Avanti così, con la gestione virtuosa del buon padre di famiglia diamo un servizio di qualità diffuso su tutto il territorio”
12 APR - “La Gestione Sanitaria Accentrata 2017 ammontava a 421 milioni 725 mila euro erogati ad Azienda Zero, dei quali oltre 272 utilizzati e oltre 149 milioni non utilizzati che, con questa delibera, abbiamo destinato a una serie di importanti finanziamenti”.
Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha sintetizzato il contenuto della delibera approvata nell’ultima seduta della Giunta regionale contenente la ricognizione dei flussi relativi ai finanziamenti della Gestione Sanitaria Accentrata dell’esercizio 2017, effettuati attraverso l’attività della “neonata” Azienda Zero.
“Il 22 marzo scorso, il Tavolo del Ministero dell’economia e Finanze per gli adempimenti regionali sulla spesa sanitaria ha convocato la Regione del Veneto ed ha accertato la condizione di equilibrio del Servizio Sanitario Regionale per l’esercizio 2017”, ha ricordato Zaia. “Avanti così, con la gestione virtuosa del buon padre di famiglia basata sull’autoapplicazione dei costi standard, per far costare il meno possibile ai veneti l’assistenza sanitaria, dando loro al contempo un servizio di qualità diffuso su tutto il territorio”.
I 149 recuperati oggi, andranno a finanziare diverse voci del servizio sanitario veneto: dalla copertura degli oneri per il superamento della sperimentazione gestionale del Codivilla di Cortina che si sta rilanciando; dei costi connessi alla maggiore complessità gestionale delle Aziende Ospedaliere di Padova e Verona; del finanziamento delle funzioni interaziendali; e degli oneri per investimenti a carico delle risorse dei bilanci delle Ullss; per far fronte al riconoscimento di ‘presidio ospedaliero’ ai privati convenzionati di Abano, Peschiera e Negrar; per gli oneri legati alla mobilità extraregionale; per la copertura dei maggiori costi per l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza – LEA in sette Ullss e all’Azienda Ospedaliera di Padova, per un totale, solo per questa voce, di oltre 74 milioni di euro.
“Tutto questo – ha fatto notare il Governatore – mantenendo i conti in ordine, sostenendo le aziende sanitarie ancora in difficoltà, finanziando attività specifiche sul territorio. Un quadro virtuoso – aggiunge – ottenuto con un grande e quotidiano lavoro di squadra del quale ringrazio tutti i protagonisti, a cominciare dai 60 mila dipendenti della nostra sanità pubblica, ai quali vanno accomunati i circa 30 mila del privato convenzionato”.
In sintesi, gli oltre 149 milioni che verranno gestiti da Azienda Zero, sono stati così assegnati: circa 16 milioni all’Ulss 1 Dolomiti; 17 all’Ulss 3 Serenissima; 500 mila euro all’Ulss 4 Veneto Orientale; 8,4 milioni all’Ulss 5 Polesana; 26,7 milioni all’Ulss 6 Euganea; 12,1 all’Ulss 7 Pedemontana; 100 mila euro all’Ulss 8 Berica; 33,2 milioni all’Ulss 9 Scaligera; 20,4 milioni all’Azienda Ospedaliera di Padova; 14,6 all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Di “tesoretto” ha parlato l’assessore Luca Coletto. “Un tesoretto che, abbinato ai 25 miliardi tagliati alla sanità nazionale dai Governi succedutisi dal 2010 a oggi, pari a oltre 2 miliardi per il solo Veneto (dati certificati dalla Corte dei Conti), insieme al riconoscimento dell’equilibrio di bilancio anche nel 2017, ha il significato di un’impresa”, ha detto.
E che andrà a finanziare “voci significative”: “tutte necessità reali – ha precisato Coletto – tutti soldi investiti il meglio possibile per finanziarle e mantenere l’impegno a dare il massimo per la qualità dell’assistenza sanitaria da dare ai veneti”.
12 aprile 2018
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