Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 23 NOVEMBRE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

La tutela della salute ha bisogno di riforme. Ma quelle vere

di Ettore Jorio

I quattrini ci sono stati e pure ampiamente: il dramma è che nessuno ha pensato come spenderli bene. Meglio, a come investirli! Ovviamente al di fuori dell’aspettativa di tutti: di distribuirli generosamente in favore del privato, che gareggia spesso con impudicizia e complicità di una parte del sistema pubblico che alza le mani in suo favore.

11 OTT -

Ho letto le critiche propositive del prof. Ivan Cavicchi relazionate all’andamento della politica nella assurda consecutio di doversi dare comunque ragione prescindendo dai grandi torti collezionati. Ciò non solo per incapacità di darsi torto, avendolo, ma soprattutto per il venire scientemente meno al suo ruolo, per l’appunto politico, di lavorare nell’esclusivo interesse della collettività.

Sottoscrivo interamente ciò che scrive Cavicchi relativamente al “governo di destra in sanità continua sulla strada tracciata (d)alla sinistra e la sinistra si limita a chiedergli di rifinanziare nonostante tutto tutte le politiche fatte sino ad ora”. Ciò nella logica che entrambi i giocatori in campo vivono e barano di reciprocità, ovverosia uno difende le ragioni dell’altro perché domani accada la stessa cosa da parte di chi oggi gli succede.

In mezzo a tutto una sanità che piange perché non riesce a trasformarsi in tutela della salute reale, perché senza un progetto, e perché è senza quattrini. La soluzione è altrove dunque, rispetto a quanto pensava la sinistra e a quanto sta facendo la destra, a salvaguardia anche dei predecessori che, come hanno fatto tutti, ha supposto di giustificare le proprie rispettive rovine sul “ccà nun ce stanni i sordi”. Sono d’accordo con il prof. Cavicchi, anzi vado oltre.

I quattrini ci sono stati e pure ampiamente: il dramma è che nessuno ha pensato come spenderli bene. Meglio, a come investirli! Ovviamente al di fuori dell’aspettativa di tutti: di distribuirli generosamente in favore del privato, che gareggia spesso con impudicizia e complicità di una parte del sistema pubblico che alza le mani in suo favore.

La tutela della salute ha bisogno di riforme. Ma quelle vere, prima di tutte quella di uscire dall’aziendalismo. Per riuscire occorre una radicale riforma dell’esercizio della politica, quella che privilegia, per l’appunto, la propaganda “in luogo della politica”. Quella politica oggi affollata da rinnegati sempre più pronti a favorire ciò che paga di più politicamente, mettendo da parte battaglie serie sui diritti delle persone. E’ vero, sono trascorsi quarantacinque anni dall’istituzione del servizio sanitario nazionale (legge 833/1978) e dall’universalità del diritto alla salute. Ma molti dei quali propongono oggi erano allora vivi e vegeti, e anche in posizioni rispettabili di rappresentanza, di quella cosa che si chiamava sinistra. ella disinvoltura con la quale oggi particolarmente in sanità si continua ad usare la propaganda in luogo della politica.

Ettore Jorio



11 ottobre 2023
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy