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Manovra. Ecco cosa bolle in pentola per la sanità

di L.F.

Riduzione liste d’attesa, incentivi a medici e infermieri. E poi interventi sul pharma e sui dispositivi medici. A pochi giorni dalla presentazione della Legge di Bilancio si susseguono le indiscrezioni sulle misure sulla sanità. Ma la prima nube da diradare sarà quella di sapere quante risorse ci saranno per il comparto.

10 OTT -

A pochi giorni dalla presentazione della manovra sale l’attesa per le misure che riguarderanno la sanità. Al momento però non è dato sapere quante risorse ci saranno. La richiesta del Ministro della Salute, Orazio Schillaci è stata di 4 miliardi di euro e al momento l’intenzione del Mef è di appostarne 2,5-3 sempre che la situazione economica non richieda ulteriori limature. Queste risorse andranno a sommarsi ai 2,3 mld di aumento già previsti dalla scorsa Manovra.

In attesa, dunque, di sapere il quantum dal Ministero della Salute sono ancora prudenti ma qualche traccia della manovra che sarà s’intravede.

Al primo posto dovrebbero trovare posto alcune misure per la riduzione delle liste d’attesa come anche anticipato dal Sole 24 Ore. Il piano nelle intenzioni dovrebbe valere dai 300 ai 350 mln. L’idea è quella d’incentivare medici e infermieri aumentando i compensi (attraverso la detassazione) sull’orario extra e poi di affidare ad una Autority (Agenas è la principale indiziata) il controllo e il monitoraggio delle liste d’attesa. Su questo filone potrebbe inserirsi una stretta ai controlli sulle prescrizioni dei medici che oggi già dovrebbero effettuare le Asl anche se per il Ministero una prescrizione su 5 non è appropriata.

Altra priorità sarà quella del personale per tamponare le carenze e fermare la fuga dal Ssn. Non si sanno ancora le risorse (anche se si parla di 1 mld) ma l’intenzione è quella di incentivare il lavoro nella sanità pubblica anche se non è chiaro ancora come: aumento indennità? Detassazione? O altre misure.

Sempre sul personale come annunciato dal Ministro della Pa Paolo Zangrillo ci sarà un primo stanziamento di risorse per il contratto 2022-2024.

C’è poi da risolvere la grana del payback dei dispositivi medici, probabilmente qualche risorsa si troverà ma l’intenzione è quella di innalzare il tetto di spesa per i prossimi anni in modo da gravare meno sulle aziende.

Dovrebbe trovare spazio anche il tema pharma con l’ipotesi molto gradita alle industrie di rendere possibile la compensazione dei tetti di spesa per la farmaceutica ospedaliera (che è sempre superato con conseguente payback da saldare) e quello della territoriale che invece mostra negli ultimi anni sempre un avanzo.

Sullo sfondo ci sono poi riforme di sistema: vedremo se andrà in porto già in Manovra l’istituzione della specializzazione in medicina generale. Più difficile si riesca a intervenire sulla riforma dei medici di famiglia anche se c’è molta attesa per gli esiti del tavolo ministeriale su integrazione tra Dm 70 e Dm 77.

L.F.



10 ottobre 2023
© Riproduzione riservata


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