Primo decesso per l'influenza aviaria in Usa, in Louisiana. Lo certificano i Cdc, Centers for Disease Control and Prevention, in un nota in cui sottolineano che il decesso "non è inaspettato a causa del noto potenziale di infezione di questi virus che possono causare gravi malattie e la morte".
La persona, over 65 e con patologie pregresse, era precedentemente ricoverata in ospedale per una grave forma di influenza aviaria. "Al 6 gennaio 2025 - ricordano i Cdc - ci sono stati 66 casi umani confermati di influenza aviaria H5N1 negli Stati Uniti. Questa è la prima persona negli Stati Uniti che è morta a causa di un'infezione da H5". Fuori dagli Stati Uniti, sono stati segnalati all'Organizzazione mondiale della sanità più di 950 casi di influenza aviaria H5N1; circa la metà di questi è deceduta. I Cdc rimarcano che il rischio per la popolazione "rimane basso", in merito alla persona morta in Louisiana "non è stata identificata alcuna trasmissione da persona a persona", si legge nella nota.
La portavoce dell'Oms, Margaret Harris, ha detto ai giornalisti a Ginevra che il virus H5N1 che causa la malattia "non circola negli esseri umani, ma salta negli esseri umani" che sono esposti a pollame o bovini da latte. "Non stiamo assistendo a una circolazione sostenuta", ha insistito.
L'uomo deceduto a causa della malattia in Louisiana aveva più di 65 anni e, a quanto si dice, soffriva di patologie pregresse, ha affermato Harris.
Il portavoce dell'Oms ha aggiunto che gli Stati Uniti continuano a svolgere "molta sorveglianza" sulla popolazione umana e animale, "sui metodi che utilizziamo per l'agricoltura, per la nostra produzione alimentare... tutte queste cose devono essere combinate perché in effetti rappresentano sempre un rischio".