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Aperto a Roma il primo Ospedale di Comunità   


È partita il 3 giugno la fase sperimentale del primo Ospedale di Comunità cittadino presso l'Ospedale Sandro Pertini. Una struttura innovativa che conta 16 posti letto e funge da ponte tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. In poco meno di due mesi 80 pazienti, degenza media 8 giorni “Un importante passo avanti nella gestione sanitaria della città di Roma”, commenta il commissario straordinario della ASL Roma 2, Francesco Amato.

23 LUG - È partita il 3 giugno la fase sperimentale del primo Ospedale di Comunità (OdC) cittadino presso l'Ospedale Sandro Pertini. Una nuova struttura innovativa che risponde alle esigenze sanitarie previste dalla normativa vigente e dagli atti concertativi di riferimento (DM n. 70/2015, Patto per la Salute 2014-2016, DM n. 77/2022, Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale).

“L'Ospedale di Comunità – sottolinea la Asl Roma 2 in una nota - è una struttura sanitaria che funge da ponte tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. La sua finalità primaria è di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell'autonomia e più prossimi al domicilio”.

L'Ospedale di Comunità presso il Presidio Ospedaliero Sandro Pertini, con i suoi 16 posti letto, è destinato a pazienti che, dopo un episodio di acuzie minore o una riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica e che richiedono di un adeguato percorso di uscita dall’ospedale per:
-orientare al proprio domicilio in assistenza domiciliare;
-essere trasferiti presso altra struttura residenziale/riabilitativa/post-acuzie/ Hospice/Sociale/Psichiatrica.

In poco meno di due mesi questo spazio è stato utilizzato da 80 pazienti con una degenza media di 8 giorni, “dati importanti che fanno parte del monitoraggio costante per valutare le prestazioni erogate”, dice la Asl.

“La riduzione dei tempi di attesa nei reparti ospedalieri, siano essi di emergenza o di degenza ordinaria, è uno degli obiettivi cardine della ASL Roma 2 e l’istituzione di questa nuova tipologia organizzativa assistenziale è una delle risposte più concrete al sovraffollamento nel Pronto Soccorso, determinando una decongestione degli spazi dell’area di emergenza e urgenza, favorendo nello stesso momento una riduzione dei tempi di attesa dei pazienti in acuzie destinati all’area Medica”, spiega la Asl.

L’Ospedale di Comunità del Sandro Pertini, che ha beneficiato dell’esperienza consolidata dell’AMBI (Area assistenziale a Media-Bassa Intensità), è organizzato con un approccio multidisciplinare, multiprofessionale ed interprofessionale (Infermieri, OSS, Fisioterapisti e Medici), nel rispetto degli standard in base al DM 77/2022. Tale modello permette di formare il personale e di prevedere le procedure di sicurezza per i pazienti da implementare negli Ospedali di Comunità e nelle Case di Comunità, in fase di realizzazione, per monitorare quali e quante prestazioni devono essere assicurate nelle strutture per un’appropriata presa in carico.

A tal fine è stata progettata e resa operativa una nuova cartella informatica in grado di rispondere alle esigenze di questa nuova forma di assistenza.

“Questo progetto rappresenta un importante passo avanti nella gestione sanitaria della città di Roma. Questa struttura si pone come un nodo essenziale della rete territoriale, garantendo cure di qualità e sicurezza per i pazienti, con l'obiettivo di migliorare la loro autonomia e qualità della vita”, le parole del Commissario Straordinario della ASL Roma 2, Francesco Amato.

23 luglio 2024
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