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Ulteriori ragioni e decise forme di opposizione al DDL Calderoli

di Gianluigi Trianni

23 APR - Gentile Direttore,
non si può prescindere, in questa sede, dal segnalare che nei fatti amministrativi concreti e nei loro risultati l’Autonomia Regionale Differenziata nel SSN già c’è, ha già fallito. A sostegno di questa tesi è sufficiente rimandare a quanto autorevolmente documenta il report GIMBE del marzo 2024. Né si può prescindere dal rimandare al saggio “Spezzare l'Italia. Le regioni come minaccia all'unità del Paese” di F. Pallante. Né, “in casa” del più importante sindacato medico ospedaliero italiano, si può discettare della letterale impossibilità con l’autonomia regionale differenziata di una adeguata funzione contrattuale nazionale, elemento questo che connota l’autonomia regionale differenziata ma anche come un attacco esiziale ai diritti ed alle remunerazioni del lavoro professionale dipendente, anche dei medici.
Mi limiterò quindi ad alcune considerazioni aggiuntive sui seguenti altri aspetti.

“Health in All Policies” e “One Health” e Autonomia regionale differenziata
È evidente che non è sufficiente lo scorporo della materia Sanità dal processo politico dell’Autonomia regionale differenziata.
Tutte le 23 materie “debbono essere scorporate”

Privatizzazione del SSN, concentrazione di capitali, e finanziarizzazione e Autonomia Regionale differenziata
In secondo luogo, con l’inverarsi della Autonomia regionale differenziata, il potere programmatorio pubblico in Italia verrebbe ulteriormente indebolito a fronte dell’espandersi e del consolidamento proprietario ed organizzativo delle multinazionali sanitarie potenziate tutte dalla disponibilità di capitali d’investimento delle private equity, quindi dalla loro finanziarizzazione.

Art. 11 del ddl 1665 Calderoli e Sanità
In terzo luogo, in base a l c.1 dell’art. 11 del ddl 1665 Calderoli., che “L’esame degli atti di iniziativa delle Regioni” già presentati e sui quali sia già avviato il confronto con il Governo prosegua secondo le “pertinenti disposizioni della presente legge” Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna godranno di un iter privilegiato che potrebbe vederle acquisire l’autonomia legislativa in molte materie e su tutta o parte della sanità già nel corso del 2024. Tutto è possibile.

Funzioni Amministrative “devolubili”
In quarto luogo, come segnala il giurista Villone (7), delle oltre 500 funzioni nelle quali si articolano sul piano amministrativo le 23 materie devolubili, individuate dal Ministero delle autonomie (8), alle 184 riferibili alle 9 “materie non Lep”, per ciò stesso tutte devolubili subito, si possono aggiungere tutte quelle delle 14 “materie LEP”, senza diretta attinenza con la necessità di calcolare preventivamente le entità dei valori economici di ciascun LEP.
Per un approfondimento si allegano due schede ad hoc.

Conclusioni
Siamo a dieci giorni dal 29.04.24 giorno nel quale inizierà alla Camera la discussione al termine della quale con ogni probabilità, visto l’accordo di programma dell’attuale governo ed il quadro politico di saldo scambio “Autonomia Differenziata” / “Premierato” interno della maggioranza “ampiamente assoluta”, il ddl Calderoli sarà legge.
La maggioranza continua irresponsabilmente ed arrogantemente ad ignorare le denunce e l’opposizione del sindacalismo medico, del sindacalismo autonomo e della parte maggioritaria del sindacalismo confederale, così come di vasti e maggioritari settori della cultura e delle professioni e di Anci, Corte dei conti, Ufficio Parlamentare di Bilancio, Banca d’Italia, Conferenza Episcopale Italiana, settori non di Confindustria le ACLI e persino alla Commissione Europea.
Le minoranze “abbaiano ma non mordono”.
È meritorio il convegno ANAAO
Ma non basta.

Sono necessarie, tra le altre, da subito:
- una stagione di scioperi, anche generali
- la richiesta alla Emilia-Romagna di ritiro immediato della sua richiesta di ARD 2018/2019, già avanzata con LIP regionale da oltre seimila elettrici ed elettori
- una campagna di invito alle elettrici ed agli elettori in occasione delle elezioni europee ed amministrative comunali di sabato 8 e domenica 9 giugno di non votare candidate e candidati e liste che nei rispettivi programmi e nelle rispettive iniziative elettorali non si dichiarino concretamente ed insistentemente contro il DDL Calderoli e l’autonomia regionale differenziata.

Gianluigi Trianni
Medicina Democratica
Comitati contro ogni Autonomia Regionale Differenziata


Bibliografia
(1) L’autonomia differenziata in sanità, Report Osservatorio GIMBE 2/2024
(2) F. Pallante, Spezzare l'Italia. Le regioni come minaccia all'unità del Paese, Einaudi, 2024
(3) B. Goodair, A. Reeves, The effect of health-care privatisation on the quality of care - National Institutes of Health (NIH) (.gov), Lancet Public Health. 2024 Mar.
(4) G. Trianni A. Gazzetti, Privatizzazione, concentrazione di capitali e finanziarizzazione nella sanità italiana - Quotidiano Sanità 2023.05.22
(5) DDL 1665 Calderoli. "Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione" (approvato dal Senato DDL
(6) P. Maddalena - L’autonomia regionale differenziata solidarietà e territori - Relazione alla Fondazione Banco di Napoli, 24.02.28.
(7) M. Villone Autonomia lo scambia Lega Meloni, La Repubblica Napoli 2024.04.04
(8) Ricognizione della Normativa e delle Funzioni Statali nelle Materie di cui all’articolo 116, terzo comma, Cost. - Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie

Allegati
1) Analisi integrale
2) Scheda 6 Funzioni materia “Professioni”
3) Scheda 8 Funzioni materia “Sanità”

23 aprile 2024
© Riproduzione riservata

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