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Manovra. Intersindacale lancia mobilitazione per Ssn: “Più risorse o muore”


“Serve intervenire su servizi, contratti, uguaglianza dei lavoratori. Gli aumenti fatti sul Fondo sanitario non coprono neanche l’inflazione. Ma non è solo una questione di risorse, siamo stufi di lavorare in condizioni in cui non possiamo garantire al meglio la cura delle persone” hanno dichiarato le sigle nel corso di un evento organizzato a Roma

13 NOV -

Una mobilitazione per rivendicare la “necessità di maggiori risorse in legge di Bilancio per la sanità e per i professionisti” che ci lavorano, andando ad incrementare gli stipendi e rilanciando il Ccnl pubblico come riferimento.

Sono alcune delle richieste lanciate dall’Intersindacale dei dirigenti medici, veterinari e sanitari (che unisce Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm, Uil Fpl medici e veterinari), in un evento pubblico a Roma per raccogliere le istanze dei territori rispetto alla crisi del Ssn.

“Serve intervenire sui servizi, sui contratti, sull’uguaglianza dei lavoratori - ricorda l’Intersindacale - Gli aumenti fatti sul Fondo sanitario non coprono neanche l’inflazione. Ma non è solo una questione di risorse, siamo stufi di lavorare in condizioni in cui non possiamo garantire al meglio la cura delle persone”.

L’iniziativa è stata voluta anche per rafforzare anche l’unità sindacale, condividendo i contenuti e le piattaforme di discussione: l’Intersindacale “punta ad una comunione di intenti senza una egemonizzazione di un solo sindacato”. Sullo sfondo, ricorda una nota, infatti c’è lo sciopero dei medici indetto il 20 novembre - con una manifestazione nella Capitale - dall’Anaao-Assomed e da Cimo, che non vedrà partecipare l’Intersindacale.

“Se non si ristruttura un Ssn nato tanti fa sulle condizioni di oggi, con una popolazione che invecchia e ha delle necessità diverse - conclude l’Intersindacale - è difficile ragionare ad un suo futuro. Da questo Governo ci aspettavamo un atteggiamento diverso, c’è un conflitto tra i cittadini e l’articolo 32 della Costituzione. Noi vogliamo rimanere nel Ssn che è basato sui dipendenti del Ssn, ci sono territori che hanno esigenze diverse e serve ridefinire i ruoli. Quindi serve una riforma nuova che rimetta in equilibrio il Ssn”.

La nota dell'Intersindacale. “Un appello all’unità per difendere il Servizio Sanitario Nazionale a fronte di una Legge di bilancio inadeguata perché non contiene le risorse necessarie per le assunzioni, i contratti, la formazione, i servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione essenziali per i cittadini”. È la richiesta che viene dalla Conferenza Unitaria degli esecutivi nazionali e regionali dell’Intersindacale dei Dirigenti medici, veterinari e sanitari, composta da AAROI-EMAC, FASSID, FP CGIL Medici e Dirigenti SSN, FVM e UIL FPL Medici e Veterinari che si è tenuta oggi a Roma.

“Oggi – hanno detto riuniti in Piazza Montecitorio a Roma - medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi, fisici e chimici e dirigenti delle professioni sanitarie, chiedono al Governo e al Parlamento risorse vincolate all’assunzione di personale senza il quale la sanità collassa; risorse per valorizzare il lavoro dei professionisti e dei lavoratori della sanità pubblica; maggiori risorse per i Contratti nazionali e per la formazione specialistica di tutti i medici, veterinari e dirigenti sanitari; adeguate risorse extracontrattuali per l’aumento della Indennità di specificità medica, veterinaria e sanitaria”.

“La crisi della sanità pubblica è sotto gli occhi di tutti. È fondamentale e urgente intervenire con più risorse vincolate alla sanità pubblica, per salvare l’unico presidio per garantire universalità ed equità come fondamento della struttura sociale del paese. Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione ed è compito della politica garantirne l’attuazione”.

L’intersindacale avvia oggi un percorso unitario di aggregazione di tutte le forze sindacali e sociali della sanità per una mobilitazione che supererà anche il momento della Legge di bilancio, data la complessità dei problemi del Ssn, la cui soluzione è da concertare con Governo e Regioni.

Per dare consapevolezza e forza al movimento le Organizzazioni Sindacali si attiveranno anche attraverso Assemblee sindacali in tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere.






13 novembre 2024
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