"In questa legge di Bilancio non ci sono risorse per assumere personale necessario per migliorare le condizioni di lavoro e quindi la qualità delle cure. Non ci sono sufficienti risorse per i contratti, definanziati di 11 punti percentuali rispetto all'inflazione, e le risorse promesse per valorizzare i professionisti sono rinviate al 2026. Una beffa che non accettiamo. Per questo oggi abbiamo convocato gli esecutivi dell'Intersindacale dei dirigenti medici, veterinari e sanitari: per unire la mobilitazione radicata su tutto il territorio nazionale e che, per Cgil e Uil, porterà allo sciopero generale del 29 novembre". Lo ha detto Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil Medici e dirigenti Ssn, a margine dell'intersindacale dei dirigenti medici, veterinari e sanitari in corso a Roma.
Secondo Filippi, "la legge di Bilancio indebolisce la struttura sociale del Paese definanziando il lavoro, la scuola, i servizi sociali e la sanità. Stanno costruendo una società frammentata, iniqua, in cui si alimentano il conflitto e la competizione. Noi ci mobilitiamo perché vogliamo ricostruire le fondamenta della coesione sociale necessaria anche per il rilancio economico del Paese".