Cittadinanzattiva: “Legge utile per sicurezza, accesso e personalizzazione delle cure”
22 DIC - “La Legge approvata affronta aspetti importanti per la vita delle persone, innova il Servizio Sanitario Nazionale e rafforza il protagonismo dei cittadini pazienti nelle sperimentazioni cliniche”. Così
Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva, commenta l’approvazione del DDL Lorenzin.
“La previsione dell’inasprimento delle sanzioni nel caso di esercizio abusivo della professione e dell’aggravante per i reati commessi nei confronti delle persone ricoverate rappresentano misure che possono contribuire ad una maggiore sicurezza delle cure e dell’assistenza. Sempre in materia di esercizio abusivo della professione bene la pubblicazione delle sentenze e la confisca dei beni utilizzati per commettere il reato. Ora è necessario che questi beni siano utilizzati e finalizzati per garantire un più alto livello di accesso, qualità, sicurezza, innovazione delle cure per i pazienti” ha continuato Aceti.
Per il coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva “un altro importante passo in avanti è quello di aver riconosciuto il coinvolgimento delle associazioni dei pazienti nella definizione dei protocolli di ricerca, nella valutazione e autorizzazione delle sperimentazioni cliniche tra i criteri direttivi per l’esercizio della delega al Governo per la revisione della disciplina in materia di sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano. Sempre in tema di sperimentazioni cliniche apprezziamo le misure di semplificazione, in particolare per gli adempimenti formali, e di promozione dell’informatizzazione delle procedure. Bene anche l’attività di coordinamento dei diversi comitati etici dislocati su territorio nazionale”.
“Tutte queste misure ci preparano alla scadenza di ottobre 2018 quando entrerà in vigore il nuovo Regolamento sulla sperimentazione clinica dei medicinali ed essere più competitivi nella ricerca nel panorama europeo”, aggiunge Aceti. “La previsione della predisposizione di un Piano volto alla diffusione della medicina attenta alle differenze per sesso e genere (medicina di genere) è uno strumento in più per affrontare i temi dell’attenzione alle differenze e della riduzione delle disuguaglianze, sul quale però è importante lavorare subito coinvolgendo anche le organizzazioni civiche. Positiva infine la norma che estende da dieci a quaranta giorni il limite temporale entro il quale le strutture sanitarie e le assicurazioni devono comunicare agli operatori sanitari l’avvio del giudizio promosso dal danneggiato”.
“Da mesi denunciamo il clima di tensione e allarme tra i professionisti per gli invii massicci e generalizzati che ricevono dalle strutture sanitarie”, ha quindi concluso Aceti, “ che a loro volta per non sbagliare anziché inviare la comunicazione limitatamente ai professionisti coinvolti nel sinistro allargano le comunicazioni anche agli altri operatori, con conseguenti rischi per la qualità e sicurezza delle cure prestate alle persone”.
22 dicembre 2017
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