Vaccini Covid. Pfizer efficace al 95% sia sulle forme sintomatiche che asintomatiche. Lo studio della Ulss2 di Treviso e dell’Iss su quasi 6.500 operatori sanitari vaccinati
Pubblicato su Eurosurveillance lo studio che ha analizzato l'efficacia del vaccino mRna Pfizer/BioNTech su 6.423 operatori sanitari. Dopo 2 dosi dimostrata un’efficacia del 95% nel prevenire l’infezione sia sintomatica che asintomatica, con un'efficia dell'84% già dopo la prima dose. Inoltre, quando la quota di operatori vaccinati con due dosi, o vaccinati con una fase ma con un’infezione pregressa, ha raggiunto circa il 70%, non si è osservato un aumento di casi Covid tra gli operatori sanitari, nonostante l’aumento di ospedalizzazioni nella Ulss. LO STUDIO
04 MAG -
Eurosurveillance, la rivista che fa capo all’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), ha pubblicato i risultati della ricerca effettuata dal Servizio di Epidemiologia dell’Ulss 2 Marca Trevigiana in collaborazione con il Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità sull’efficacia della vaccinazione anti-Covid. Lo studio ha valutato l’efficacia della vaccinazione nel prevenire le infezioni da SARS-Cov-2 tra gli operatori sanitari degli ospedali nel primo periodo dopo l’avvio delle vaccinazioni.
“L’analisi – spiega in una nota della Ulss
Mauro Ramigni, direttore del Servizio - ha riguardato 6423 operatori nel periodo gennaio-marzo 2021. I risultati sono molto confortanti: anche se lo studio è stato condotto in un periodo nel quale l’incidenza della malattia era importante e su una popolazione a particolare rischio di contatto con persone potenzialmente infettanti, il vaccino dopo 2 dosi ha mostrato un’efficacia del 95% nel prevenire l’infezione sia sintomatica che asintomatica e anche dopo una sola dose l’efficacia è stata dell’84%”.
Inoltre, si evidenzia nella nota Ulss, “a partire da metà febbraio, quando la percentuale di operatori sanitari protetti da due dosi o da una dose più un’infezione pregressa ha raggiunto circa il 70%, non si è osservato un aumento di casi COVID-19 tra gli operatori sanitari, nonostante l’aumento del numero di ospedalizzazioni nell’Ulss 2”.
“I risultati dello studio, in linea con quelli ottenuti nelle sperimentazioni cliniche e in altri studi internazionali di tipo osservazionale, rinforzando la comunicazione basata sulle evidenze, rappresentano un’ulteriore conferma della vaccinazione come strumento fondamentale nella lotta al virus, fondamentale nella popolazione e, ancor più, nel personale sanitario”, commenta il direttore generale,
Francesco Benazzi.
04 maggio 2021
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