Bollini rosa. Zaia: “Orgogliosi dei nostri ospedali". Nel Veneto 26 riconoscimenti e 2 menzioni speciali su 7
Il presidente palude ai riconoscimenti ottenuti dalle strutture regionali premiate dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Donne. “C’è tanto rosa nella sanità veneta”
16 DIC - “C’è tanto rosa nella sanità veneta e così tanto rosa significa qualità e attenzione particolare alla donna e ai suoi bisogni di salute. Una classifica che ci rende orgogliosi, dalla quale però bisogna partire, e non sentirsi arrivati, perché questo rosa si diffonda sempre di più nei nostri ospedali”. Così il Presidente della Regione del Veneto
Luca Zaia commenta “con soddisfazione e orgoglio” l’assegnazione dei “
bollini rosa” agli ospedali italiani da parte dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Donne – ONDA, la cui cerimonia si è svolta oggi a Roma, che ha visto premiati 26 Ospedali del Veneto: 12 con tre “bollini” (il massimo possibile); 13 con due “bollini” e uno con un “bollino”. Due di questi, l’Ospedale all’Angelo di Mestre e quello di Santorso (in provincia di Vicenza) sono tra i sette in tutto che hanno ricevuto una menzione speciale per la particolare disponibilità a collaborare con ONDA nel biennio 2014-2015.
“Ho sempre detto, a volte accusato del contrario – aggiunge Zaia – che uno dei criteri informatori della nostra sanità era e doveva essere l’attenzione all’universo femminile, non solo sul piano strettamente sanitario, ma anche su quello psicologico e del riconoscimento della condizione femminile, come nel caso delle Breast unit per la cura al tumore della mammella che ho fortemente voluto e che si stanno realizzando nella rete ospedaliera. Oggi al massimo livello nazionale rappresentato dall’Osservatorio Onda – aggiunge Zaia – queste attenzioni sono state riconosciute. Come dire: alla fine tutto torna e chi, magari donna, ha sostenuto per tanto tempo il contrario, ora dovrà rimangiarsi le accuse”.
“I bollini rosa – aggiunge l’Assessore alla Sanità
Luca Coletto – sono arrivati in ospedali diffusi in tutto il Veneto e questo è motivo di particolare orgoglio, perché testimonia di una qualità diffusa un po’ ovunque. Dalle Breast Unit ai percorsi preferenziali nei Pronto Soccorso, dalla creazione di reparti definibili come veri e propri ‘ospedali della donna e del bambino’, fino ai parcheggi delimitati da strisce rosa per le partorienti in vari parcheggi ospedalieri – conclude Coletto – il rosa caratterizza sempre di più la nostra sanità, ed è anche questo un esempio di eccellenza.
Tre “bollini rosa”sono andati ai seguenti ospedali: Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa, ospedale dell’Angelo di Mestre, Azienda Ospedaliera di Padova, Istituto Oncologico Veneto, Azienda ospedaliera di Verona Borgo Roma, Presidio ospedaliero di Cittadella, ospedale Mater Salutis di Legnago, Azienda ospedaliera di Verona Borgo Trento, Ospedale dell’Alto Vicentino di Santorso, Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, Ospedale San Bortolo di Vicenza, presidio ospedaliero di Camposampiero.
Due “bollini rosa”, ai seguenti: Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco, presidio ospedaliero S. Martino di Belluno, Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, Ospedale di Montecchio Maggiore, Ospedale di Valdagno, Casa di cura Abano Terme, Ospedale Ss. Giovanni e Paolo di Venezia, Ospedale Girolamo Fracastoro di San Bonifacio, Ospedale di Arzignano, Ospedale di Oderzo, Ospedale Sant’Antonio di Padova, Ospedali riuniti Madre Teresa di Calcutta di Monselice, Ospedale civile di Mirano.
Infine, un “bollino rosa” all'Ospedale civile di Dolo.
16 dicembre 2015
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