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Fitosanitari. Aumentano i controlli ma anche le infrazioni


Il rapporto infrazione/controlli è passato dal 3,9% del 2010 al 4,9% del 2011. Tra le irregolarità del 2011, emersi 5 casi di utilizzo di prodotto non autorizzato, 120 di mancanza di rispetto delle precauzioni di sicurezza e 116 di inappropriate condizioni di stoccaggio. Il Rapporto del ministero della Salute.

13 SET - Sono state 17.593 nel 2011 ispezioni effettuate sui prodotti fitosanitari, per un totale di 860 infrazioni registrate. In particolare 3.395 ispezioni hanno riguardato le vendite, con 308 le infrazioni registrate 11 legate soprattutto ai prodotto non autorizzato (11), per rivendita non autorizzata (29), inappropriate condizioni di stoccaggio (63), per inappropriate strutture (7) e rivenditore senza certificato professionale (26).
I controlli delle etichette sono stati 5.773 con una solta infrazione, quelli sulle confezioni e le schede di sicurezza rispettivamente 3.440 e 1.491 senza che però venisse riscontrata alcuna irregolarità.
 
È quanto emerge dal nuovo rapporto sul Controllo ufficiale dell’immissione in commercio e dell’utilizzazione dei prodotti fitosanitari per l’anno 2011 pubblicato dal ministero della Salute.

Ma i controlli non finiscono qui: 100 hanno riguardato i controlli sulla composizione dei PPP, in cui è stata rilevata una sola infrazione relativa al contenuto della sostanza attiva.
Sull’uso a livello degli utilizzatore sono state invece effettuate 3.394 ispezioni per un totale di 3.005 aziende passate al setaccio. Le infrazioni risultate sono state 550, di cui 5 per uso di prodotto non autorizzato, 120 per il mancato rispetto delle precauzioni di sicurezza, 116 per inappropriate condizioni di stoccaggio, 29 per mancanza di licenza, 51 per mancanza di registro dei trattamenti e 229 per altre ragioni.


Rispetto al 2011 le ispezioni degli assessorati alla Sanità sono cresciute del 1,1% rispetto al 2011 (da 17.404 a 17.593), che ha portato con sé un numero maggiore di infrazioni (da 681 a 860, pari al +26,3%). Il rapporto infrazione/controlli è passato dal 3,9% del 2010 al 4,9% del 2011.
Ad aumentare soprattutto i controlli sulla composizione (56,2%), sull’uso a livello degli utilizzatori (26%) e sulle etichette (15,1%), mentre sono diminuiti quelli alle vendite (5,7%), sulle confezioni (22,6%), sulla schede di sicurezza (6,3%).
 

13 settembre 2012
© Riproduzione riservata


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