Nella quarantaseiesima settimana del 2024, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente con un livello pari a 7,1 casi per mille assistiti (6,5 nella settimana precedente) e minore di quello osservato nella scorsa stagione (8,2 nella settimana 2023-46). È quanto emerge dall’aggiornamento settimanale Respivirnet.
Nell’ultima settimana i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 418.000, per un totale di circa 1.792.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età con un’incidenza pari a 15,9 casi per mille assistiti (13,7 nella settimana precedente). Nello specifico nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 15,91 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 6,99 nella fascia 15-64 anni a 7,30 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 4,49 casi per mille assistiti. In metà delle Regioni/PPAA italiane il livello dell’incidenza è sopra la soglia basale. La P.A. di Bolzano, la Basilicata e la Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza RespiVirNet.
Durante la prima settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2024/2025, si registra una limitata circolazione dei virus influenzali. Su 1.038 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 17 (1,6%) sono risultati positivi al virus influenzale, 14 di tipo A (7 di sottotipo H1N1pdm09, 3 H3N2 e 4 A non ancora sottotipizzati) e 3 di tipo B.
Tra i campioni analizzati, 29 (2,8%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, 15 (1,4%) per RSV e i rimanenti 273 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 185 (17,8%) Rhinovirus, 37 Adenovirus, 25 virus Parainfluenzali, 20 Coronavirus umani diversi da SARSCoV-2, 3 Metapneumovirus e 3 Bocavirus.
La co-circolazione di diversi virus respiratori contribuisce a determinare il valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) registrato nella settimana 46 (7,08 casi per mille assistiti) tra cui in particolare Rhinovirus, Adenovirus e SARS-CoV-2.