Le ondate di calore di questa estate hanno mietuto vittime. Nel mese di luglio la mortalità è aumentata del 29% e ha interessato tutte le classi con età superiore a 65 anni. I più colpiti sono stati gli over 85, che hanno fatto registrare un eccesso di mortalità del 41% nelle città del Nord e del 35% in quelle del Centro-Sud.
Soprattutto, l’ondata di calore ha impattato più duramente nella seconda metà di luglio con un aumento di mortalità che ha raggiunto il 36% in tutte le aree del paese, ma in particolare in alcune città del Nord.
A tirare le somme sugli effetti nefasti del grande caldo nel nostro Paese, dal 1 luglio al 15 agosto, è il secondo Report dei sistemi di allarme (HHWWS), del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SISMG) e degli accessi in Pronto Soccorso (PS), pubblicato nei giorni scorsi sul sito del ministero della Salute.
Secondo l’ultimo bollettino climatico di Copernicus, a livello globale, il mese di luglio 2022 è al terzo posto come mese di luglio più caldo di sempre: tra le città incluse nel sistema HHWW le temperature sono state superiori alla media di periodo di circa 2.5°C, soprattutto per quanto riguarda i valori di temperatura massima. Un’intensa ondata di calore di metà luglio che ha coinvolto gran parte dei Paesi europei con temperature al di sopra della media climatica (1991-2020): incrementi di mortalità associati all’ondata di calore sono stati segnalati in Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, e Portogallo.
E gli effetti si sono sentiti. I grafici dell’andamento della temperatura e della mortalità giornaliera, si legge nel Report, evidenziano così un rapido incremento della mortalità giornaliera in concomitanza con l’ondata di calore di metà luglio che si mantiene elevata, ben al di sopra del valore di riferimento, fino a fine mese in diverse città del Nord (Bolzano, Torino, Milano, Brescia, Genova). Nelle città del Centro-Sud si osservano incrementi della mortalità sia durante la prima che la seconda ondata di luglio (Firenze, Perugia, Roma, Viterbo, Frosinone, Latina, Pescara, Campobasso, Napoli, Bari, Palermo e Catania).
A luglio in Italia si è osservato così un eccesso della mortalità del 29% con un aumento significativo in gran parte delle città. I dati per classi di età mostrano, come abbiamo visto, un aumento della mortalità tra gli over 85 nei quali si è registrato un incremento del 38% rispetto al 15% e 19% rispettivamente nelle classi di età 65-74 e 75-84. Le città più colpite? Bolzano, Torino, Milano, Brescia, Genova e Bologna.
Tra il 15 e il 31 luglio, l’eccesso di mortalità è stato del 36%, con aumenti significativi in molte città: Bolzano (+59%), Torino (+70%), Milano (+49%), Brescia (+38%), Venezia (+24%), Genova (+49%), Bologna (+25%), Firenze (+43%), Roma (+28%), Viterbo (+48%), Campobasso (+69%), Napoli (+25%), Bari (+60%), Cagliari (+34%), Reggio Calabria (+37%), Palermo (+24%), Catania (+42%).
Anche durante la prima metà di agosto la mortalità è stata superiore all’atteso (+18%), ma sicuramente inferiore a quella di luglio. Si sono registrati eccessi significativi a Torino (+32%), Milano (+20%), Genova (+22%), Bologna (+18%), Firenze (+22%), Roma (+11%), Latina (+67%), Napoli (+19%), Bari (+61%).
È ora atteso un terzo rapporto che valuterà complessivamente l’impatto delle elevate temperature registrate nell’estate 2022 e attraverso un’analisi di serie temporale verrà stimata la relazione dose-risposta temperatura-mortalità giornaliera. Un’analisi che consentirà di confrontare l’eccesso di mortalità associato alle elevate temperature rilevato in questa torrida estate con quello osservato negli anni precedenti. Sarà inoltre valutato l’eventuale contributo dell’epidemia di Covid-19 nell’eccesso di mortalità osservato nel periodo estivo.
E.M.