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Stamina. Pani (Aifa): "Non si può affrontare problema scientifico con argomentazioni emotive"

di Giovanni Rodriquez

Così il direttore generale dell'Aifa intervenendo al convegno promosso dall'Altems dell'Università Cattolica di Roma. Pani è poi tornato a denunciare un accesso ai farmaci ancora troppo disomogeneo tra le diverse Regioni e come la ricerca sulle molecole innovative sia spesso bloccata da motivi economici.

13 MAG - "In Italia c'è un triste abbassamento del livello scientifico. Anche dai dati del Miur è possibile notare la bassa alfabetizzazione scientifica del nostro Paese". Lo ha detto Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), intervenendo questo pomeriggio al convegno su "Il ruolo della farmacia nel Ssn: modelli innovativi di gestione per la sostenibilità", promosso dall'Alta scuola di economia e managment dei sistemi sanitari (Altems) dell'Università Cattolica di Roma, alludendo alla vicenda della cura con le staminali. Per questa carenza, ha osservato Pani nel corso della sua lectio magistralis sul tema, "ci sono difficoltà ad affrontare problematiche scientifiche con argomentazioni che non siano emotive ed emozionali che rendono la complessità una complicazione".

Il direttore generale dell'Aifa ha poi sottolineato come "almeno il 40% delle molecole potenzialmente innovative non vengono sviluppate per ragioni prevalentemente economiche. Una possibile via, già sperimentata in altri Paesi, sarebbe quella di sviluppare nuove molecole attraverso la creazione joint venture tra pubblico e privato". A tal proposito, proprio quest'anno la Fda, l'ente regolatorio Statunitense, ha approvato il maggior numero di nuove molecole dal 1997. "Si tratta di nuovi anti-aggreganti, farmaci oncologici e per l'epatite C", ha spiegato.

Infine, il direttore Aifa si è detto "preoccupato" per la situazione legata all'accesso ai farmaci in Italia. "Non sta avvenendo in maniera omogenea tra le varie Regioni. Si continuano a riscontrare situazioni buone in alcuni territori, mentre restano pessime in altri - ha concluso - continuiamo a ricevere segnalazioni da Cittadinanzattiva e da altre associazioni, perchè in alcune Regioni, a causa dei ritardi negli inserimenti nei prontuari regionali, c'è una difficoltà di accesso ai farmaci per il cittadino".
 
Giovanni Rodriquez

13 maggio 2013
© Riproduzione riservata

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