Continua lo scontro tra laboratori privati e De Luca
Lo scorso giovedì il governatore campano aveva presentato il proprio piano per regolare i rapporti con i fornitori di prestazioni privati su cui già Federlab aveva espresso le sue riserve. Un’intervista rilasciata a una TV locale riaccende adesso lo scontro. Lamberti: “È un Robin Hood alla rovescia che toglie ai poveri per dare ai ricchi”
14 MAG - “De Luca ha utilizzato i laboratori di analisi come l’ubriaco utilizza i lampioni: più per farsi sostenere che per farsi illuminare”.
È una delle accuse forti che Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia l'associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati, rivolge contro il presidente della Regione Campania
Vincenzo De Luca all’indomani di una serie di dichiarazioni del Governatore alla TV locale Lira Tv e poi riprese dalla stampa.
“Elimineremo alcune prestazioni inutili, come le analisi di laboratorio che servivano solo a fare soldi non a dare prestazioni utili”, ha affermato De Luca nell’intervista incriminata, secondo quanto riportato da il Mattino secondo cui il governatore avrebbe dato ordine alle strutture pubbliche di aumentare del 30% "i servizi come analisi del sangue e radiologia per competere con i privati”.
De Luca, lo scorso giovedì aveva presentato il suo piano che dovrebbe regolare i rapporti con i fornitori di prestazioni privati su cui Federlab aveva
già espresso le sue riserve.
“Si è trasformato in un Robin Hood alla rovescia che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Più semplicemente offre alle case di cura private e ad altri comparti benemeriti, soldi a pioggia detraendoli dai servizi essenziali di base quali sono, appunto, gli esami di analisi, di radiologia e le visite specialistiche”, ha detto oggi Lamberti “Il governatore lancia offese nei confronti del benemerito comparto dei laboratori di analisi privati accreditati (servizio pubblico non statale), ignorando forse come tale settore eroghi, da solo, prestazioni ad un costo del 50% più basso rispetto all'analogo comparto a gestione statale”.
Per il presidente di Federlab il problema maggiore risiede nel “corretto calcolo del fabbisogno di analisi mediche da garantire all'utenza per salvaguardare i livelli essenziali di assistenza. Prima concede ben dieci proroghe ai laboratori sotto la soglia di efficienza stabilita dalla legge (200 mila prestazioni annue) e li accredita come erogatori per conto della Regione, poi, successivamente, ne proclama l'inutilità. Eppure ben dovrebbe aver compreso, il commissario, come gli esami specialistici di base servano sia alla prevenzione che alla cura e disincentivano l'ospedalizzazione, che resta la principale fonte della spesa e del debito sanitario in Campania”, conclude Lamberti, annunciando che mercoledì di concerto con le altre associazioni di categoria, “organizzeremo una conferenza stampa nel corso della quale renderemo noti i veri dati di spesa del comparto e del fabbisogno di prestazioni sanitarie e le iniziativa di protesta e giudiziarie che intendiamo porre in essere”.
14 maggio 2018
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