Veneto. Coletto: "Regione favorevole a costruzione nuovo ospedale in zona orientale"
Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità nel corso di un incontro con la conferenza dei sindaci dell’Ulss 10 Veneto Orientale. "La nuova struttura potrebbe e innalzare notevolmente la qualità dell’offerta ospedaliera ai cittadini dell’area, attualmente un po’ frazionata".
07 FEB - “La Regione è favorevole alla prospettiva di realizzare un nuovo ospedale unico del Veneto Orientale ed è pronta a supportare tecnicamente i sindaci dell’area”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità
Luca Coletto che oggi, affiancato dal direttore generale della sanità regionale Domenico Mantoan, ha incontrato la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 10 Veneto Orientale, presieduta dal Sindaco di Teglio Veneto, Andrea Tamai.Era presente anche il direttore dell’azienda sanitaria Carlo Bramezza.
“Dove si tratta di razionalizzare l’offerta strutturale sanitaria – ha detto Coletto – la Regione non si tira mai indietro, perché si tratta di una strategia ben delineata nel nuovo Piano Sociosanitario e nelle sue schede ospedaliere. Un ospedale unico nel Veneto orientale rientra pienamente in questo quadro e potrebbe innalzare notevolmente la qualità dell’offerta ospedaliera ai cittadini dell’area, attualmente un po’ frazionata tra i nosocomi di San Donà e Portogruaro”.
Coletto ha posto però l’accento sulla necessità di “fare le cose per bene”, in un momento storico nel quale “gli stanziamenti nazionali continuano a contrarsi e stiamo facendo pressioni enormi perche’ nell’ambito del nuovo Patto Nazionale per la Salute vengano adeguatamente finanziati i fondi Cipe ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria. Il Veneto ne ha diritto più di altri – ha aggiunto – perché versa a Roma 21 miliardi di euro di tasse senza che un euro torni sul territorio”.
Il cammino, secondo Coletto, “dovrà avere dei passaggi ben precisi: “il primo – ha detto – deve essere la scelta del sito che la Regione vuole condividere con il territorio, e quindi con la Conferenza dei Sindaci; poi andrà realizzato un progetto cantierabile, caratteristica indispensabile per poter accedere ai fondi Cipe nazionali. Sarà poi compito della Regione attivare le pratiche per la richiesta di finanziamento a Roma, sapendo che l’investimento complessivo dovrebbe aggirarsi attorno ai 100-120 milioni di euro”. Mantoan ha quindi illustrato i vari passaggi sul piano tecnico, esponendo tra l’altro ai sindaci i diversi aspetti che devono comporre il cammino progettuale e facendo riferimento alla positiva esperienza in altre aree del Veneto.
07 febbraio 2014
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