Nasce la Carta di Udine per l’umanizzazione delle cure e il benessere organizzativo
di Endrius Salvalaggio
Un documento scientifico di indirizzo che enfatizza il ruolo del Servizio sanitario, per promuovere un cambio di paradigma nella filiera della salute, costruito interamente sulla persona - paziente, ridando centralità alla dimensione umana. Riccardi: “La Carta di Udine mira a rispondere le esigenze di salute della comunità in maniera attenta, mettendo al centro la persona, insieme alla sua famiglia, all'interno del sistema sanitario”. LA CARTA
12 DIC - Una Carta sottoscritta recentemente fra la Regione Friuli Venezia Giulia, l'Università di Udine e all'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale. “Un modello di civiltà, un passo avanti nelle cure alle persone”, la definisce l’assessore alla salute
Riccardo Riccardi.In base ai principi sanciti sulla Carta, spiega Riccardi, gli enti firmatasi si concentrano “nel dare una risposta non solo ‘a qualcosa’ ma soprattutto ‘a qualcuno’, con un modello clinico - assistenziale e organizzativo gestionale che si basa sull'umanizzazione e che offre un'importante serie di percorsi organizzati a favore della comunità che può contare su un team multidisciplinare, sul conforto e sulla certezza di competenze, e su una migliorata capacità di accoglimento”.
Fra i due principi cardini della Carta di Udine, viene trattato il principio dell’umanizzazione delle Cure, il ché vuol dire, che il “prendersi cura della persona nella sua interezza recuperando il senso etimologico del termine cura ovvero ‘premura’, facendosi carico anche delle dimensioni psicologica, relazionale e valoriale della persona, evitando di limitarsi nel trattare esclusivamente la malattia.
Il secondo principio fondante della Carta, tratta il benessere organizzativo. Tale approccio si inserisce come condizione indispensabile nella gestione degli Enti dei Sistemi Sanitari Regionali, dove il benessere organizzativo rappresenta la capacità di un'organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i professionisti che operano al suo interno. Inoltre, per sostenere strategie che favoriscano la salute psicofisica degli operatori, attraverso interventi mirati alla riduzione dello stress, alla gestione delle emozioni, alla creazione di un clima di collaborazione.
“L'umanizzazione della cura rientra in un percorso che vede impegnata la Regione – converge l’assessore Riccardi - nel rispondere alle esigenze di salute della comunità in maniera puntuale, mettendo al centro la persona, insieme alla sua famiglia, all'interno del sistema sanitario e a un sistema professionale che si sta evolvendo, per fronteggiare le sfide della nostra epoca. Anche a livello culturale, diamo un significato nuovo al concetto di salute - sanità, focalizzato non solo sulla cura, ma anche sulla prevenzione e sul benessere psicofisico e sociale del cittadino, investendo sulla relazione umana tra professionista della salute e paziente”.
“Il progetto propone di innescare un cambiamento virtuoso per rilanciare la sanità, puntando sulla coesione sociale, per ridare fiducia e forza al sistema, per evitare la fuga dei giovani e delle eccellenze, per rigenerare il senso di appartenenza al servizio sanitario. Partendo dal Friuli Venezia Giulia come esempio di efficienza e qualità”. Conclude Riccardi
Endrius Salvalaggio
12 dicembre 2024
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