Pma nei Lea, il Lazio si prepara. Aurigemma: “Sinergia per dare risposte”. Mattia (Pd): “Lazio apripista”
Oggi alla Pisana evento su “Tecniche di Pma e normativa di riferimento”, in vista della partenza della Pma come prestazione garantita nei Lea. “Come Consiglio garantiremo il massimo sostegno su questa realtà, al fine anche di rendere operativa una rete che possa fornire risposte sull'intero territorio regionale”, ha detto il presidente del Consiglio regionale. E la consigliera Dem ricorda che nel Lazio una norma nel 2022 ne anticipava i criteri.
13 DIC - “È molto importante affrontare tematiche così delicate e complesse proprio qui alla Pisana, che deve essere il luogo di confronto costruttivo e propositivo”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale del Lazio,
Antonello Aurigemma, intervenuto stamani all'evento “Tecniche di Pma e normativa di riferimento” promosso alla Pisana.
“Già nei mesi scorsi – ha proseguito Aurigemma - ho partecipato a un convegno su questo argomento, ribadendo quindi il massimo impegno e attenzione. Poi, anche recentemente in
commissione regionale sanità si è portato avanti il confronto anche con i medici e i professionisti. Ora, visto anche che dal 30 dicembre la procreazione medicalmente assistita entrerà nei Lea (livelli essenziali di assistenza), dobbiamo andare avanti su questa strada, e lavorare in sinergia per dare risposte alle famiglie, alle coppie. Senza dimenticare che questo tema si inserisce all'interno di un contesto molto complesso, pensiamo alla crisi della natalità e al calo demografico”.
“Come Consiglio regionale – ha aggiunto il presidente dell’assemblea legislativa laziale - garantiremo il massimo sostegno su questa realtà, al fine anche di rendere operativa una rete che possa fornire risposte sull'intero territorio regionale”.
Sui lavori di oggi e sull’ingresso, con l’entrata in vigore del Decreto Tariffe, della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) nei Lea, è intervenuta anche la consigliera Pd,
Eleonora Mattia. “Tutte le coppie, avranno pari diritto di accesso alla PMA attraverso la sanità pubblica con gli stessi criteri su tutto il territorio nazionale, che ora fissano per tutte le Regioni l’età massima della donna a 46 anni e 6 cicli di trattamento. Sono orgogliosa e felice di vedere che nel Lazio, nella scorsa legislatura, siamo stati apripista anche su questo fronte: grazie infatti all’approvazione della legge regionale 19 del 23 novembre 2022, a mia firma, la Regione Lazio aveva già aumentato l’età dell’accesso alla PMA con donazione di gameti femminili da 43 a 46 anni tramite le strutture pubbliche del Servizio Sanitario regionale. Con questa norma abbiamo quindi già fatto un passo in avanti”, ricorda Mattia.
Nel luglio 2023, sottolinea ancora la consigliera, “in risposta ad una mia interrogazione, la Giunta regionale, nella persona dell’assessore Maselli, ha confermato che l’ufficio competente della Regione aveva avviato l’iter autorizzativo per attuarla. Era il 13 luglio 2023, oggi siamo al 12 dicembre 2024, a pochi giorni dall’entrata in vigore dei nuovi Lea. Ora come Regione Lazio dobbiamo farci trovare pronti per dare risposte adeguate alle tante coppie che desiderano avere un figlio, anche alla luce delle nuove norme nazionali oltre che delle preesistenti norme regionali”.
13 dicembre 2024
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