Trapianti. Argiolas lascia la presidenza di Prometeo per motivi di salute
di Elisabetta Caredda
Il presidente della delegazione sarda dell’Associazione trapiantati di organi saluta, dopo 15 anni di “un’esperienza che ha visto crescere la nostra associazione, inizialmente nata come trapiantati di fegato e che riunisce ora tutti i trapiantati di organi. Abbiamo superato tante difficoltà”. D’Antonio (coordinatore del Centro Regionale Trapianti): “Amico mio, prenditi pure tutto il tempo per recuperare forze e salute: la rete di donazione e trapianto della Sardegna ti rivuole presto accanto a sé”.
09 GEN - “Si chiude una esperienza che ha cambiato la mia vita”. Comincia così il lungo post di
Pino Argiolas, presidente della Prometeo Trapianti A.i.t.f. Odv (Associazione italiana trapiantati di organi - delegazione regionale della Sardegna), che attraverso Facebook ha spiegato gli importanti motivi che lo hanno costretto, nel mese dicembre, a dover abbandonare l’incarico assunto da oltre 15 anni presso l’associazione sarda dei trapiantati, forte anima delle vive battaglie di sensibilizzazione sulla donazione degli organi e per i diritti dei trapiantati.
Ed è così che Argiolas ha comunicato di aver rassegnato le dimissioni da Presidente della Prometeo Trapianti il 19 dicembre 2023 per “motivi di salute”. Dopo aver già eseguito anni addietro un trapianto di fegato e superata la malattia del Covid contratta nel mese di aprile 2023 durante i mondiali per trapiantati in Australia, per la quale ha rischiato la vita, e che gli ha lasciato purtroppo importanti postumi, il responsabile della Prometeo oggi ha necessità di sottoporsi anche “ad un trapianto di rene”.
Nelle righe affidate alla sua pagina Facebook Argiolas traccia il ricordo e una breve sintesi sul percorso svolto dalla Prometeo Trapianti A.i.t.f. Odv Sardegna e scrive: “Si conclude dopo 15 anni una esperienza che ha visto crescere la nostra associazione che è nata come associazione dei Trapiantati di fegato ed è ora una associazione di tutti i trapiantati di organi. Ci siamo dovuti impegnare tanto per superare i tanti ostacoli che si frapponevano, ma alla fine ci siamo riusciti. Eravamo una cinquantina di soci, nel 2008 quando sono stato eletto presidente per la prima volta, con una cassa di 3.000 euro ed una sede in una vecchia scuola dismessa a Pirri. Oggi siamo una associazione con oltre 600 soci residenti in tutta la Sardegna, di cui oltre 200 sono trapiantati di vari organi”.
“Abbiamo un bilancio annuale molto buono con finanziamenti certi ogni anno dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna su progetti specifici, dal 5 x 1000, oltre che da aziende private che ci supportano nelle attività svolte. Abbiamo radicato la nostra associazione nel territorio regionale con tre sedi (Selargius, Sassari e Monserrato), abbiamo da diversi anni assunto tre impiegate che operano nelle sedi di Selargius e Sassari e una direttamente in ospedale al "G.Brotzu" a supporto dei trapiantati. Con il nostro impegno siamo riusciti nel 2011 a far ottenere il rimborso spese di viaggio a tutti i trapiantati che venivano a curarsi al D.H. del G.Brotzu, grazie ad un deliberato dell' allora assessore alla Sanità, Simona De Francisci. Inoltre, nel 2022 con una bella battaglia siamo riusciti a far deliberare alla unanimità al Consiglio Regionale, la determinazione di un assegno mensile a tutti i trapiantati in rapporto al reddito familiare netto ed al carico familiare”.
“Nell’anno 2023, anche con il supporto delle altre onlus del settore, siamo riusciti a far avere un
aumento del 25% degli assegni mensili. L' attività di promozione della donazione e di informazione sui trapianti ci ha visto presenti in tutti questi anni in tante scuole ed in tanti Comuni, grazie alla collaborazione di molti operatori sanitari del C.R.T. e dei vari centri trapianto del ‘G.Brotzu’ e del SS.Annunziata per il sassarese. Abbiamo fatto la nostra parte, e se le donazioni in Sardegna sono raddoppiati e grazie al grande lavoro del CRT, di alcune Rianimazioni, e delle associazioni di volontariato compresi la Prometeo Aitf ODV”.
“Lascio la presidenza conscio di aver operato con molto impegno e dedizione, sui risultati lascio giudicare agli altri. Adesso dovrò pensare alla mia salute senza comunque far mancare il mio apporto al nuovo presidente che ha la fortuna di trovare una associazione ben strutturata ed organizzata. Un grazie di cuore alla mia donatrice ed ai suoi familiari, a tutti gli operatori sanitari che mi hanno consentito di prolungare la mia vita di quasi 16 anni, un grazie a tutti i volontari con i quali ho avuto la fortuna di collaborare, un grazie a tutti i trapiantati che in me hanno avuto fiducia. Un saluto a tutte le delegazioni regionali e provinciali dell'Aitf ed all' Aitf nazionale, ai quali abbiamo sempre dato un contributo speriamo importante”.
Le parole di Argiolas hanno raggiunto il cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto o che hanno seguito l’attività dell’associazione che guidava. Lo stesso coordinatore del Centro Regionale Trapianti (CRT) della Sardegna,
Lorenzo D'Antonio, anche attraverso
Quotidiana Sanità, si stringe all’amico Pino dedicandogli parole di incoraggiamento: “Caro Pino, ho appreso la notizia delle tue dimissioni, non inattese, essendo a conoscenza delle tue intenzioni che tu stesso mi avevi confidato nei mesi precedenti, in particolare dopo la terribile esperienza del covid al rientro dalle Olimpiadi australiane per trapiantati. Non ti nascondo che fino all’ultimo avevo sperato che le intenzioni rimanessero tali, ma mi rendo conto che il momento è delicato, e certamente hai bisogno di tutte le tue energie per superare anche questa ennesima prova di resilienza che la vita ti ha posto innanzi”.
“Il lavoro che hai svolto in tutti questi anni nei quali hai guidato l’associazione Prometeo, ti ha visto protagonista nell’importante attività di promozione della cultura della donazione, attraverso l’informazione, la sensibilizzazione, la diffusione del concetto di solidarietà, nello spirito di altruismo e di generosità che, per altro, ha sempre contraddistinto il tuo impegno nell’associazionismo e non solo, e che ha consentito, non solo alla tua associazione, la Prometeo, di crescere diventando una importante realtà regionale, ma anche a tutto il nostro sistema di donazione e trapianto di acquisire, attraverso la tua esperienza, aspetti rilevanti riguardo alle condizioni dei pazienti ed al loro ritorno alla vita grazie al trapianto”.
“Non vogliamo che il ‘patrimonio Pino’ vada ovviamente ‘disperso’. Quindi, amico mio, prenditi pure tutto il tempo che necessiti per recuperare forze e salute, noi Ti aspettiamo: la rete di donazione e trapianto della Sardegna ti rivuole presto accanto a sé. Frangar, non flectar, Pino!”, conclude il messaggio di Lorenzo D'Antonio.
Elisabetta Caredda
09 gennaio 2024
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