Calabria. Corte dei conti parifica rendiconto 2022: “In sanità ancora criticità ma anche passi avanti”
Al 31 dicembre 2022, il risultato è pari -67 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto al risultato dello scorso anno pari a -79 milioni. Sulla gestione commissariale, per i giudici contabili, “le iniziative assunte sono significative della inversione di tendenza rispetto alle precedenti gestioni commissariali”. I DOCUMENTI
14 NOV - La Corte dei conti, sezione Controllo per la Calabria, ha parificato in tutte le sue componenti, il rendiconto della Regione Calabria che ha chiuso l'esercizio bilancio 2022 con una leggera variazione positiva. È quanto si evince dal giudizio di parifica. Al 31 dicembre 2022, il risultato è pari -67 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto al risultato dello scorso anno pari a -79 milioni. Per la sanità ci sono criticità, ma anche passi avanti.
Nell'analisi dei bilanci la sezione di controllo ha riscontrato una violazione del principio di contabilità . “Talune - è scritto nella relazione - da diversi esercizi, quasi per consuetudine, dopo aver adottato e pubblicato i bilanci consuntivi li riaprono asseritamente dopo che la Regione provvede al riparto del fondo sanitario regionale indistinto. Anche per l'esercizio 2022 si è riproposta la medesima situazione con riferimento alle Asp di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone”.
Sulla gestione commissariale, secondo la relazione, “le iniziative assunte sono significative della inversione di tendenza rispetto alle precedenti gestioni commissariali”.
La relazione del procuratore Romeo Ermenegildo Palma, evidenzia la mancata approvazione dei bilanci aziendali anteriori al 2022 che non risultano formalizzati per due ragioni: “La riapertura dei bilanci previa revoca del bilancio stesso, l'assenza del bilancio consolidato che non risulta formalizzato e i cui valori risultano non definitivi, quantomeno per due ragioni: la prima attiene alla paradossale situazione che ha connotato le Asp di Reggio e Cosenza che non hanno adottato bilanci e consuntivi fino al 2021 e che per il 2022 hanno provveduto solo in forza dell'insediamento del commissario nominato dalla gestione commissariale, la seconda è correlata alla definizione della procedura di circolarizzazione/ricognizione del debito previa verifica delle posizioni creditorie esistenti, ad oggi ancora in corso, e in forza della quale risulta comunicata una differenza per maggior debito pari a 104,497 milioni”.
La Procura contabile parla anche di criticità relative “all'assenza di bilanci della Gsa (gestione sanitaria accentrata), che in considerazione delle ingenti somme ad oggi in disponibilità (486 milioni, +35% rispetto al 31 dicembre 2021) sottrae la gestione ad ogni analisi ed approfondimento. E ciò peraltro a fronte dell'ulteriore constatazione che il passaggio di funzioni/responsabilità da Gsa ad Azienda Zero non è ancora avvenuto”.
Per quanto venga evidenziato un avanzo, per la Procura contabile "il relativo ammontare consegue al ritardo degli interventi che avrebbero dovuto essere messi in atto per l'erogazione dell'assistenza sanitaria attraverso il potenziamento dei Lea e all'iscrizione dei contributi dello Stato a sostegno del piano di rientro della Regione Calabria. In definitiva un avanzo non frutto dell'adozione di percorsi gestionali virtuosi ma di particolari condizioni occasionali e quindi contingente. Circostanza che rende il dato inserito nel Ce al IV trimestre inidoneo a dare una rappresentazione".
Per quel che riguarda l'indebitamento delle scritture contabili risulta che al 31 dicembre 2022 i debiti da finanziamento ammontano a 1 miliardo e 313 milioni di euro 183 milioni in meno rispetto allo scorso anno. Il procuratore evidenzia ancora luci e ombre nella gestione della spesa regionale e nella sua requisitoria parla di "investimenti operati a seguito della programmazione nei settori strategici hanno scarsamente inciso sulla riconfigurazione dei servizi pubblici utili alla crescita del benessere reale. Anche per l'anno 2022 è evidente la persistenza lentezza delle procedure di realizzazione delle infrastrutture e delle iniziative funzionali a fare uscire la Calabria dal novero delle cosiddette aree svantaggiate". Per il procuratore poi vi sono irregolarità nella gestione della libera professione e si registra solo il parziale raggiungimento degli obiettivi finanziati con fondi Covid.
14 novembre 2023
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