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Accorpare i Dipartimenti di Salute Mentale con quello delle Dipendenze. In Piemonte il no delle Società scientifiche


Per Sitox e Sif si tratta di “una proposta che non apporta vantaggi né dal punto di vista dell’appropriatezza e dell’efficacia, né da quello organizzativo e strategico”, bensì “porterebbe ad una perdita in termini di appropriatezza delle cure e dei risultati di efficienza, efficacia ed equità di intervento fino ad oggi acquisiti da entrambi”.

30 MAR - La Società Italiana di Tossicologia (Sitox) e la Società Italiana di Farmacologia (Sif), “analogamente al percepito delle altre società scientifiche di settore: FederSerD, SIPaD, Sitd, Sia”, guardano con preoccupazione alle iniziative volte a modificare gli Atti Aziendali delle Asl in Piemonte per accorpare i Dipartimenti di Patologia delle Dipendenze con i Dipartimenti di Salute Mentale in un unico “Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze”. “Una proposta che non apporta vantaggi né dal punto di vista dell’appropriatezza e dell’efficacia, né da quello organizzativo e strategico”, affermano le società scientifiche in una nota inviata a Regione Piemonte. La questione era già stata sollevata in passato, sul nostro giornale, anche da Luigi Stella ed Ernesto de Bernardis, presidente della Società Italiana Tossicodipendenze (Sitd) e membro della Direzione nazionale Sitd.

Sitox e Sid evidenziano, peraltro, come “già nel 2011 il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri segnalava l’indicazione di evitare, in quanto palese errore strategico ed organizzativo, l’accorpamento dei Dipartimenti delle Dipendenze nei Dipartimenti di Salute Mentale, pur evidenziando la necessità di una sinergia di collaborazione”. E infatti, affermano le due società scientifiche, “unificare i due Dipartimenti porterebbe ad una perdita in termini di appropriatezza delle cure e dei risultati di efficienza, efficacia ed equità di intervento fino ad oggi acquisiti da entrambi”.

Infine, si legge nella nota di Sitox e Sif, “è bene sottolineare come le differenti patologie da dipendenza richiedano un approccio clinico multidisciplinare, con l’integrazione di più figure professionali – medici, tra i quali gli specialisti in Farmacologia e Tossicologia Clinica, infermieri, psicologi, educatori professionali e assistenti sociali – utile a migliorare la gestione clinica del paziente. Anche qualora tali patologie si manifestassero in comorbilità con disturbi psichiatrici. Nel dettaglio, i medici specialisti in Farmacologia e Tossicologia Clinica rappresentano risorse professionali e umane fondamentali all’interno dei Servizi per le Dipendenze: portano infatti il sapere farmaco-tossicologico in una disciplina complessa e in costante evoluzione qual è quella delle Dipendenze”, concludono le due società scientifiche.

30 marzo 2023
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