Liste d’attesa. Trento, approvato il nuovo Piano. Segnana: “Risposte efficaci in tempi appropriati”
Fra le novità del Piano provinciale proposto dall’assessore Stefania Segnana e approvato oggi dalla Giunta, prescrizioni di visite specialistiche ed esami con quesito diagnostico e visite di controllo già fissate in agende specifiche e non più dal medico di medicina generale.
17 MAG - "Ricette per le visite specialistiche che prevedono, oltre al codice di priorità RAO, anche il quesito diagnostico (che specifica il bisogno di salute) e visite di controllo fissate già durante la visita specialistica in agende specifiche dal medico specialista e non più dal medico di medicina generale. Sono queste le principali novità del Piano provinciale per il contenimento dei tempi di attesa, che recepisce quello nazionale, approvato oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia
Stefania Segnana". È quanto si legge in una nota della Provincia autonoma di Trento.
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Se da un lato l'obiettivo è quello di dare al cittadino la risposta più adeguata ai suoi bisogni di salute con una corretta gestione dei tempi di attesa, ma anche una maggiore appropriatezza degli accertamenti diagnostici, delle visite e degli interventi terapeutici - spiega l'assessore -, preme anche evidenziare che il piano nazionale prevede degli adempimenti che, in provincia di Trento, sono già stati attuati, pensiamo al sistema dei RAO, ovvero dei cosiddetti Raggruppamenti di attesa omogenei che già individuano per le prescrizioni specialistiche il grado di priorità e che, dal Trentino, verrà esteso a tutt'Italia, oppure alla trasparenza di tutte le agende di prenotazione del sistema CUP, o ancora alla cartella clinica del cittadino TreC".
"Entro 60 giorni - conclude la nota - l'Azienda provinciale per i servizi sanitari dovrà predisporre uno specifico programma per l'attuazione delle direttive e il raggiungimento degli obiettivi previsti".
Il Piano provinciale nel dettaglio
Priorità e RAO
Nel dettaglio il Piano nazionale prevede un modello di governo clinico basato sulla distinzione tra primo accesso e accessi successivi e sulla responsabilizzazione dei medici di medicina generale che prescrivono le visite con l'indicazione del quesito clinico e del codice di priorità, ovvero del RAO per visite ed accertamenti in base alla seguente tabella: U ovvero urgente da eseguire entro 72 ore, B ovvero breve da eseguire entro 10 giorni, D quindi differibile da eseguire entro 30 giorni per visite ed entro 60 giorni per accertamenti diagnostici, P quindi programmato da eseguire entro 120 giorni (dal 2020) ed entro 180 giorni (fino al 2020).
Si tratta di un modello che già esisteva in Provincia autonoma di Trento e sarà operativo con i nuovi codici e limiti di attesa più restrittivi per le classi di priorità D e P rispetto a quanto previsto a livello nazionale:
U ovvero urgente da eseguire entro 72 ore
B ovvero breve da eseguire entro 10 giorni
D ovvero differibile da eseguire entro 30 giorni sia per visite che per accertamenti diagnostici
P ovvero programmato (non prioritario) da eseguire entro 90 giorni.
Inoltre in Trentino è già in corso di progressiva implementazione la prescrizione e la prenotazione delle visite di controllo durante la visita specialistica su Agende specifiche.
Ricoveri
Altro passaggio del Piano nazionale sono le prestazioni in regime di ricovero, già applicate in Provincia di Trento, si tratta di questa suddivisione:
classe A entro 30 giorni casi clinici con tendenza ad aggravamento rapido
classe B entro 60 giorni casi senza tendenza ad aggravamento rapido
classe C entro 180 giorni poco dolore e senza tendenza ad aggravamento
classe D senza attesa minima nessun dolore – casi effettuati comunque entro 12 mesi
Agende trasparenti
Il Piano nazionale prevede che il CUP debba gestire in maniera centralizzata tutte le Agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private convenzionate, inoltre i sistemi CUP devono prevedere funzionalità atte e intercettare eventuali prenotazioni contemporanee per una stessa ricetta elettronica da parte del medesimo utente, prevedendo appositi sistemi di sbarramento che minimizzino il rischio di prenotazioni multiple, anche di natura opportunistica. Quindi una gestione trasparente e totale visibilità delle Agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private accreditate, nonché quelle dell’attività istituzionale e della libera professione intramuraria, da parte dei sistemi informativi aziendali e regionali. Tutte le Agende di prenotazione devono essere gestite dai sistemi CUP e devono essere suddivise per classi di priorità.
Anche questo modello è già funzionante in Provincia di Trento dove sono attivi anche il CUPONLINE sia, da diversi anni, tramite internet (WEB) sia, più recentemente, tramite APP (telefoni mobili) e tramite TreC (cartella clinica del cittadino).
Tutela
In allineamento con il Piano nazionale che prevede un percorso di tutela, a garanzia del rispetto dei bisogni di salute, in caso di incrementi anomali della domanda, che prevede l'acquisto di prestazioni extra budget presso strutture private accreditate e l'utilizzo di prestazioni orarie aggiuntive di medici, anche il Piano provinciale del Trentino prevede che, in caso di rischio di superamento del tempo massimo di attesa a livello istituzionale, per richieste di prestazioni di primo accesso in classe di priorità U, B, D, sia garantita comunque l’erogazione nel rispetto dei tempi previsti, tramite l'accesso da parte del cittadino al sistema CUP, che gestisce l'assegnazione ad una struttura privata accreditata o istituzionale, attraverso l'acquisto e l'erogazione di prestazioni orarie aggiuntive, contrattualmente concordate con i professionisti e sostenute economicamente dall'Azienda sanitaria.
17 maggio 2019
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