Roma. Dottoressa aggredita da manifestante no green pass. Magi (Omceo Roma): “È ancora molto scossa, le ho espresso la solidarietà e la vicinanza di tutto l’Ordine”
“Chiedo che a carico del colpevole o della colpevole vengano riconosciute le aggravanti previste dalla legge 113/2020 in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni”. Con queste parole il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e Odontoiatri commenta l’aggressione ai danni della giovane collega avvenuta nella capitale sabato scorso.
25 OTT - “Ieri sera ho parlato con la collega vittima dell’aggressione alla stazione della metropolitana di San Paolo a Roma dopo una discussione con un gruppo di no green pass che rientravano dalla manifestazione al Circo Massimo di sabato scorso. Le ho naturalmente espresso la solidarietà e la vicinanza di tutto l’Ordine dei medici chirurghi e Odontoiatri di Roma e l’ho sentita ancora molto scossa e giustamente impaurita per quanto avvenuto”.
Così il presidente dell'Omceo Roma,
Antonio Magi, in merito alla vicenda che ha visto coinvolta una dottoressa, aggredita in metropolitana da uno dei manifestanti contro il green pass.
“Mi ha spiegato come sono andate le cose. Mi ha detto che ha provato a parlare con quelle persone qualificandosi come medico. Per questo chiedo che a carico del colpevole o della colpevole vengano riconosciute le aggravanti previste dalla legge 113/2020 in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni. Non si possono aggredire le persone in questo modo. È una follia. Ancor di più se si tratta di medici che provano a spiegare per far comprendere a chi ha posizioni antiscientifiche l’importanza del vaccinarsi. È inutile girarci intorno, si tratta di un fatto gravissimo e che va perseguito con la massima durezza".
“Siamo stanchi – conclude Magi – delle aggressioni sia verbali che fisiche da parte di individui i quali in base a non si sa quale principio di libertà, si comportano come se per loro le regole sociali e civili non esistessero. Non si possono più tollerare simili comportamenti. È ora di dire basta, ma sul serio”.
25 ottobre 2021
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