Vaccini. A Roma evento per raccontare cosa abbiamo imparato dal Covid-19
Si è svolta l’iniziativa che aveva l’obiettivo di mettere in luce sfide ed opportunità dell’intero ciclo dei vaccini: dalla produzione, alla distribuzione, alla somministrazione ed al controllo. Cruciale il ruolo della professione infermieristica
03 SET - Si è tenuto il 2 settembre l’evento ECM “La cultura dei Vaccini:cosa abbiamo imparato dal Covid-19. Evento organizzato dalla Consociazione nazionale della Sanità Militare, in collaborazione con il Forum delle Professioni sanitarie di Federsanità e con il Network delle organizzazioni infermieristiche italiane.
L’evento molto partecipato ha raccontato aperto da
Walter De Caro, Presidente di CNAI e
Lucia Mitello, Coordinatore del Forum delle Professioni sanitarie di Federsanità, attraverso due sessioni scientifiche, le diverse dimensione dei vaccini. Obiettivo dell’iniziativa, infatti, era quello di evidenziare la funzione infermieristica e delineare un orizzonte per le lezioni apprese durante il Covid-19.
“Vorrei ringraziare e riconoscere il contributo fenomenale degli infermieri italiani e il lavoro della CNAI associazione infermieristica italiana durante tutta questa pandemia - ha esordito
Howard Catton, Ceo del Consiglio Mondiale degli infermieri in video collegamento - Mi ricordo di aver parlato con gli infermieri italiani proprio all’inizio della pandemia, erano immagini di infermieri italiani che molte persone hanno visto nei primi giorni della diffusione del COVID-19 ed erano infermieri italiani che le persone in tutto il mondo hanno visto il loro coraggio, la loro competenza, la loro leadership ed è per questo che voi infermieri italiani avete anche un’autorità per parlare a nome della professione infermieristica per quanto riguarda le vaccinazioni, il lavoro che avete fatto e continuate a fare, senza dubbio non solo salva vite in Italia ma in tutto il mondo, ci sono due aree chiave”.
“Grazie per tutto quello che avete fatto e per tutto quello che continuate a fare rivolgendosi agli infermieri – ha affermato l’Assessore alla Sanità e integrazione socio sanitaria della Regione Lazio - Gli infermieri sono stati la spina dorsale del servizio sanitario durante la pandemia e durante questa campagna vaccinale. L’impegno e l’opportunità è di sviluppare sempre più il coinvolgimento nei diversi contesti del sistema salute.
Paul De Raeve – ha sottolineato l’importanza di sviluppare una ampia coalizione vaccinale e di grande impegno da parte della professione nelle attività di digitalizzazione di co-creazione del nostro futuro Professionale. “Gli infermieri – ha affermato – hanno diritto ad un ruolo centrale nell’impiego delle risorse di Next Generation Europe e del PNRR”.
“Vorrei ringraziare gli infermieri ed il personale sanitario e sottolineare sull’urgenza di investimenti in questo settore così come della necessità di colmare gli organici sanitari nella componente medica ed infermieristica - in apertura dell’evento la Rettrice dell’Università la Sapienza
Antonella Polimeni. Non c’è dubbio che l’esperienza della pandemia abbia portato a riflettere sul ruolo della ricerca della formazione dei professionisti della salute la necessità di fronteggiare tempestivamente l’avanzata del virus ha focalizzato l’attenzione di tutti sull’importanza della scienza e dell’attività ricerca di ricerca”.
L’evento, moderato da
Fiorella Fabrizio e
Riccarda Suprani è continuato con la presenza di
Daniela Corda, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e di
Fortunato D’Ancona, Ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il Brig. Generale
Claudio Zanotto, Supervisore generale della Difesa presso l’Hub vaccinale ha illustrato le fasi della distribuzione dei vaccini ed il Col.
Marco Lastilla, Epidemiologo ed esperto di Biocontenimento ha offerto una analisi volta a delineare l’orizzonte della situazione pandemica sulla base della campagna vaccinale.
Alessia De Angelis (Inmi),
Anna Maria Gentile e
Patrizia Pasini (Ausl Romagna hanno fornito tre importanti esempi di funzione infermieristica e l’organizzazione vaccinale.
L’evento è continuato con la seconda sessione volta a offrire un approfondimento sull’esitazione vaccinale e sulle dinamiche di comportamento e di ricerca delle informazioni sanitarie rispetto alle vaccinazioni.
Elisabetta Corvo, Direttore del Msc in Global Public Health della Canterbury CC University (UK) ha illustrato l’influenza delle echo-chambers e delle fake news nella ricerca delle informazioni sanitarie focalizzando le differenze nelle campagne di promozione vaccinale e la necessità di un impegno per sviluppare l’health literacy della popolazione.
Azzurra Massimi, Ricercatrice di Scienze infermieristiche di Sapienza ha fatto il punto sull’esitazione vaccinale con diversi studi e diverse fasce di popolazione evidenziane le diversità.
Il Dott.
Marco Cannavicci (NEOMESIA) si è concentrato sulle dinamiche di comportamento della popolazione fornendo importanti istruzioni operative per gli operatori sanitari nelle attività di relazione, promozione e prevenzione.
La tavola rotonda ha visto la partecipazione delle organizzazione del network delle Associazioni Infermierisriche italiane e ha portato le riflessioni operative del mondo professionale unanime nel delineare la necessità di un nuovo orizzonte di valorizzazione delle competenze specialistiche ed avanzate infermieristiche e di pieno sviluppo del potenziale della professione.
Sono intervenute:
• AICO (Associazione Italiana Infermieri Camera Operatoria);
• AICM (Associazione Italiana Case Manager)
• AIFEC (Associazione di Infermieristica di famiglia e di comunità);
• AIIAO (Associazione Italiana Infermieri di Area Oncologia);
• ANIN (Associazione Nazionale Infermieri in Neuroscienze);
• ANIMO (Associazione Nazionale Infermieri Medicina);
• AIT (associazione Infermieristica transculturale);
• AINS (Associazione Italiana Nursing Sociale);
• APISLEF (Associazione Professioni Sanitarie Italiane Legali e Forensi);
• CNAI (Consociazione Nazionale Associazioni infermiere/i);
• OSDI (Operatori Sanitari Diabetologia Italiani);
• SIAN (Società Infermieri Area Nefrologica);
• SISINP (Società Italiana Pediatria Infermieristica).
A margine dell’evento, si è svolta una cerimonia di celebrazione dei premi di Nursing Now Italy e della Fondazione internazionale Daisy, attribuiti nella circostanza ad Infermiere/i, team assistenziali e personalità, per il contributo espresso durante gli eventi pandemici.
Nursing Now è una campagna globale organizzata Burdett Trust, dal Consiglio Mondiale degli Infermieri (ICN) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). La campagna Nursing Now è in corso di transizione tra i programmi dell’International Council of Nurses. In Italia è coordinato da CNAI e si è proposta di migliorare la percezione degli infermieri, la loro influenza e massimizzare il loro contributo per garantire a tutti e ovunque l’accesso alla salute e all’assistenza sanitaria ed il premio Nursing Now Italy è dedicato a valorizzare l’impegno di diversi professionisti su questi aspetti.
I riconoscimenti per il supporto alla professione nel contesto delle politiche sanitarie e di Organizzazione sanitaria sono andati a:
Alessio D’Amato Assessore alla Sanità e integrazione socio sanitaria della Regione Lazio,
Egidio Schiavetti Capo segreteria Ass. Sanità Regione Lazio,
Fabrizio d’Alba DG Policlinico Umberto I,
Francesca Milito DG San Camillo Forlanini e
Tiziana Fritelli, Presidente nazionale di Federsanità e DG dell’AO San Giovanni Addolorata di Roma.
Premiati con i premi Daisy Award gli infermieri
Maria Grazia Loira, Fiorella Fabrizio e con il Premi Nursing Now Awards, Alessandro Stievano, Rosario Caruso, Giuseppina Pipitone, Mara Pavan, Ausilia Pulimeno, Daniele Torroni, Moira Berti, Tonino Caporali e Massimiliano di Carlo
Riconoscimenti a
Luciano Quaglieri (alla memoria) e
Valter D’Anella (alla memoria). Nel ricordare i due colleghi scomparsi sono stati onorati tutti gli infermieri che hanno dato la vita per salvare le vite.
03 settembre 2021
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lazio