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Frosinone. Infermiera aggredita da paziente con pugni e con un corpo contundente

L’uomo era al Pronto Soccorso del presidio Spaziani e vi sostava da qualche giorno, quando ha dato in escandescenze e ha aggredito l’infermiera colpendola alla spalla e alla testa. Cisl Fp Frosinone: “Servono provvedimenti per la tutela di lavoratori che si trovano già ad operare in condizioni difficili. Pretendiamo risposte immediate: misure di prevenzione e vigilanza, programma per la sicurezza, oltre alla costituzione come parte civile in un eventuale giudizio”.

13 GIU - “La spirale di violenza sui posti di lavoro va fermata immediatamente. Basta attacchi ai sanitari. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza all’infermiera aggredita e a tutto il personale del Pronto Soccorso dello Spaziani di Frosinone Chiediamo subito un piano con misure concrete per la sicurezza degli operatori in sanità”. Così la Cisl Fp Frosinone interviene, con una nota, e stigmatizza l’ennesimo episodio di violenza avvenuto tra il turno del 10 e 11 giugno, ai danni del personale del comparto. "Una brutta vicenda che fa seguito ai fatti di giorni fa all’Eastaman di Roma e ai troppi casi registrati in questi mesi”. Vittima questa volta una infermiera del Presidio dello Spaziani di Frosinone aggredita, riferisce la Cisl Fp, con pugni e con un corpo contendente alla spalla e alla testa da un paziente degente da giorni al Pronto Soccorso.

“Auguriamo alla nostra collega una pronta guarigione - dichiara il segretario generale della Cisl FP di Frosinone Antonio Cuozzo -. La condizione che si trova a vivere chi lavora nelle aziende ospedaliere e sanitarie è drammatica - continua il sindacalista - sono anni che come Cisl Fp Lazio regionale insistiamo su questo tema: la sicurezza sul lavoro non è negoziabile”.

“Stiamo assistendo - prosegue il sindacalista - ad una vera e propria escalation di aggressioni e violenze in troppe strutture del Lazio. Questo è inaccettabile per i lavoratori e per le loro famiglie. Ma anche per i cittadini che si rivolgono al Ssr. Consentire agli operatori di lavorare in sicurezza e serenità deve essere la priorità di ogni datore di lavoro. E bisogna fare di tutto per garantirlo. Anche intervenendo sulla qualità dell’assistenza e sulla riduzione di tempi e liste di attesa”.

Per Cuozzo “servono provvedimenti per la tutela di lavoratori che si trovano già ad operare in condizioni difficili e che in nessun modo devono essere oggetto di violenze, così come servono nuove assunzioni per rafforzare organici ormai sguarniti e velocizzare le prestazioni ai pazienti. Dalla Asl di Frosinone e dalla Regione Lazio pretendiamo risposte immediate: misure di prevenzione e vigilanza, programma per la sicurezza, oltre alla costituzione come parte civile in un eventuale giudizio”.

13 giugno 2022
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