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Calabria. Acoi lancia l'allarme liste d'attesa e qualità cura all'ospedale Annunziata di Cosenza


Per il coordinatore regionale Giovanni Stoppelli, la proposta di accorpamento dei reparti di Medicina e di Chirurgia "mette a rischio la funzionalità della struttura". L’intera struttura "sarebbe esclusivamente adibita ad Ospedale per emergenze, stravolgendone la natura" e il territorio "perderebbe professionalità".

13 GEN - “La proposta di accorpamento dei reparti di Medicina e di Chirurgia avanzata dal Direttore Generale di Cosenza mette e rischio l’eccellenza e la funzionalità dell’ospedale dell’Annunziata. Attualmente questo ospedale vive una estrema criticità originata dalla difficile organizzazione, logistica e funzionale, del DEA – Pronto Soccorso, generata, a sua volta, dalla carenza di personale medico (in minima parte) ma soprattutto di personale paramedico ed ausiliario. Questa criticità potrebbe essere superata solo con l’assunzione, anche a tempo determinato, di altro personale medico/paramedico – ausiliario". E' quanto affermato dal coordinatore regionale per la Calabria dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), Giovanni Stoppelli

Stoppelli ha spiegato che il Direttore Generale dell'ospedale, più volte sollecitato in tal senso, ha riferito della mancata possibilità di assunzioni a causa del veto opposto dagli organi regionali, "su cui, al momento, non abbiamo riscontri". "Di certo il DG ha dichiarato pubblicamente che la Regione ha consigliato l’accorpamento delle Medicine e delle Chirurgie allo scopo di liberare risorse professionali da impiegare successivamente in Pronto Soccorso. Un accorpamento che avrà pesanti conseguenze, a partire dalla riduzione dei livelli operativi delle unità di medicina e chirurgia - ha proseguito Stoppelli -. Ci sarà un netto sbilanciamento dell’occupazione dei posti letto per fronteggiare l’incremento dell’emergenza-urgenza causato anche dalla chiusura di Ospedali periferici. Siamo preoccupati per la riduzione dei livelli operativi delle unità per la cosiddetta patologia d’elezione. Si allungheranno le liste di attesa per le patologie oncologiche e non, ci sarà un netto incremento dell’emigrazione sanitaria per entrambe le patologie, con conseguente impatto negativo sull’esausto bilancio regionale. Si rischia addirittura la sospensione del programma ‘Prelievo-Trapianto di Rene’, con ricaduta negativa su tutti i pazienti in lista d’attesa provinciale e regionale".

"La Chirurgia dell’ Ospedale dell’Annunziata sarà ridotta al mero rango di Chirurgia d’Urgenza con livellamento in basso - ha evidenziato il coordinatore regionale Acoi -. Se dovesse realmente realizzarsi il piano di accorpamento, il risultato sarebbe devastante sulla complessiva organizzazione dell’intero Presidio Ospedaliero dell’Annunziata di Cosenza. L’intera struttura sarebbe esclusivamente adibita ad Ospedale per emergenze, stravolgendo la natura e la peculiarità di un luogo di cura che può e deve fornire risposte complessive, soddisfacendo la domanda di salute che promana dal territorio di una intera provincia - ha concluso -. Un vasto territorio perderebbe professionalità finora in grado di fornire risposte di eccellenza anche per patologie complesse, ad un livello paragonabile ai centri di eccellenza nazionali ed internazionali”. 

13 gennaio 2014
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