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Infermieri stranieri. La Fials a Schillaci: “Nessun ‘colpo di reni’ che ci porterà fuori dalle secche” 


“Bisogna agire ponendo in essere misure e azioni che abbiano l’obiettivo di trattenere i professionisti infermieri nei loro luoghi di lavoro” scrive in una lettera aperta al ministro della Salute, Annalisa Silvestro responsabile delle Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie

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“Si usa spesso dire che il nostro Paese, di fronte alle crisi, alle emergenza e a situazioni particolarmente difficili riesce a darsi quel colpo di reni che consente di superare gli ostacoli e di riprendere la via del corretto e fruttuoso lavoro. Ebbene in questo caso, nel caso degli infermieri, siamo davvero sull’orlo di una crisi irrimediabile ma non abbiamo sentore che ci si prepari al fantomatico colpo di reni che ci porterà, pur se nei tempi necessari, fuori dalle secche. Senza infermieri il sistema salute non ha futuro e volutamente parliamo di sistema salute e non di SSN perché questo annoso problema che adesso riguarda il pubblico, presto si riverbererà anche nel privato e nel privato accreditato”.

È quanto scrive in una lettera aperta al ministro della Salute, Orazio Schillaci, la responsabile delle Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie della Fials, Annalisa Silvestro, commentando l’arrivo di contingenti di infermieri da diversi Paesi.

“Bisogna agire ponendo in essere misure e azioni che abbiano l’obiettivo di trattenere i professionisti infermieri nei loro luoghi di lavoro – scrive Silvestro – che mostrino ai giovani il fascino dell’arte infermieristica “la più bella delle arti” e la forte volontà di superare definitivamente i davvero eccessivi carichi di lavoro, un’organizzazione delle attività e una definizione dei ruoli vecchia e ancora prevalentemente di tipo tayloristico, una volutamente mantenuta immagine del lavoro assistenziale come poco prestigioso mentre invece è ricco di dignità e di ricchezza sociale e quindi economica”.

Anche l’istituzione della figura dell’Assistente infermiere non risolverà il problema: “Il problema viene nascosto sotto qualche cerotto che non potrà a lungo coprire la profonda delusione che tale provvedimento ha suscitato nella maggioranza degli infermieri. Sig. Ministro – conclude – dia la prova di voler affrontare questo drammatico problema; gli infermieri, i cittadini attendono, il nostro sindacato si impegna alla massima collaborazione. È necessario agire, subito”.



31 ottobre 2024
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