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Infermieri. Nursing Up: “Nei prossimi tre anni rischiamo di perdere il 30-30,5% di operatori sanitari”


Il sindacato: “La professione perde sempre più di attrattività e la politica non investe nelle nostre straordinarie risorse umane. Quest’anno si raggiungerà il record negativo assoluto di domande da quando ci sono i test di ammissione: per la selezione del 14 settembre sono previsti 23.540 candidati per 20.134 posti a disposizione”.

13 SET -

“L’apertura del nuovo anno accademico per le facoltà che offrono ai giovani un futuro nelle professioni sanitarie è alle porte: è infatti già tempo di test di ammissione (14 settembre prossimo) per accedere ai percorsi di studio, in particolare per quello di infermieristica.

Tutto questo dovrebbe essere foriero di buoni auspici per la sanità italiana, bisognosa come il pane di nuove leve per dare linfa vitale ad una professione che, a causa del costante invecchiamento della popolazione, svolgerà gioco forza un ruolo chiave, in primis per le straordinarie competenze che rappresenta, e per supportare quello che sarà il rinnovato fabbisogno nell’ambito delle cosiddette “long care”, le cure sanitarie costanti e durature per i soggetti fragili, per gli anziani, per i malati cronici di oggi e di domani.

Ebbene c’è invece poco da gioire, perché siamo si fronte a numeri impietosi, in termini negativi, che testimoniamo, senza se e senza ma, come la professione infermieristica continui a perdere inesorabilmente di attrattività agli occhi dei giovani, agli occhi della collettività.

La verità è schiacciante: dal mondo universitario ci arrivano dati che testimoniano di un nuovo, ulteriore calo delle iscrizioni ai test di ammissione di infermieristica.

La percentuale di cui parliamo e' del-10,5%, di calo delle iscrizioni per l’anno accademico 2023-2024, secondo il report del Dott. Angelo, Docente dell'Università di Bologna in Organizzazione delle professioni sanitarie e Segretario della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea Professioni Sanitarie.

Siamo passati dalle 25.539 domande dello scorso anno alle attuali 22.870 su 19.860 posti (lo scorso anno i posti erano 19.375 ), così diviso tra le tre aree geografiche: Nord -14,0%, Centro -14,4% Sud -5,4%.

E’ lecito, ora, domandarsi cosa abbia fatto la politica negli ultimi 12 mesi per ricostruire l’appeal di una professione che appare decisamente allo sbando, dal momento che già un anno fa la scottante questione era stata posta all’attenzione dell’opinione pubblica, con un calo di iscrizioni che, già allora, era stato pari al - 9,2%. nonostante il numero dei posti disponibili nel 2022 fosse stato allargato con una percentuale del 3.5%”. Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.



13 settembre 2023
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