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Ema. Milano al 4° posto tra le candidate nelle preferenze dei dipendenti. Se la scelta dovesse cadere in alcune città poco gradite il 70% dello staff attuale potrebbe anche andarsene. E l’Agenzia andrebbe in crisi. Lindagine


Da Londra a Milano, oppure Atene o Zagabria. Oppure Stoccolma o Bucarest? Per i quasi 900 dipendenti di Ema la scelta non sarà indifferente. E lo testimonia un'indagine effettuata dalla stessa agenzia per capire come reagiranno i suoi dipendenti quando la scelta della UE sulle 19 città cadidate sarà fatta. E i risultati hanno sollevato molte preoccupazioni tra i vertici Ema, visto che in alcuni casi si è detto disponibile al trasferimento appena il 30% del personale. E per la continuità del lavoro sarebbero guai seri. L'INDAGINE

28 SET - L’Agenzia europea dei medicinali i nomi non li fa. Ma l’Agenzia Reuters sì: se la scelta della Commissione UE sulla nuova sede per l’Ema dovesse cadere su Milano il trauma del trasloco da Londra per i quasi 900 dipendenti dell’Agenzia europea dei medicinali sarebbe molto mitigato.
 
La nostra candidata si sarebbe infatti piazzata al quarto posto dopo Amsterdam, Barcellona e Vienna, collocandosi così nel gruppo delle prime cinque (al quinto posto si sarebbe piazzata Copenhagen) per gradimento (vedi tabella a fondo pagina), secondo i risultati di un'indagine effettuata dalla stessa Ema tra i suoi dipendenti per sondare umori, attese e timori per l’imminente trasloco in una delle 19 città dell’UE che hanno ufficializzato la loro candidatura (vedi qui le proposte)..
 
Dall’indagine emerge chiaramente che per i dipendenti dell’Ema il nome della città che sarà scelta per prendere il posto di Londra non è indifferente. Tant'è che se non sarà gradita non avrebbero riserve a dimettersi dall'Agenzia in massa pur di evitare di andare a lavorare e vivere in qualche città ritenuta non idonea.
 
L'indagine è stata lanciata il 4 settembre 2017 nel contesto della pianificazione della continuità aziendale dell'EMA, dopo che tutte le città ospitanti hanno offerto la loro partecipazione e il personale dell'EMA ha avuto la possibilità di studiare in dettaglio le offerte di 19 Stati membri.
 
I risultati del sondaggio sottolineano l'importanza della prossima decisione sulla sede  futura dell'EMA, in quanto il mantenimento di personale qualificato ed esperto è fondamentale per la continuità delle attività dell'Agenzia.

L'esito condiviso con il personale all'inizio di questo mese ha rivelato che per determinate località i tassi di mantenimento del personale potrebbero essere significativamente inferiori al 30 per cento. Ciò significa che l'Agenzia non sarebbe più in grado di operare e, in mancanza di backup, questo avrebbe conseguenze importanti per la sanità pubblica nell'Ue.
 
In una ipotesi migliore, EMA potrebbe mantenere fino all'81% della sua forza lavoro.

Secondo l'attuale programmazione della continuità aziendale, sono emersi quattro cluster di città candidate (che nell’indagine, come abbiamo visto, non sono tuttavia nominate ufficialmente).

Il primo gruppo comprende quelle città in cui il 65% o più del personale di EMA hanno indicato la disponibilità a muoversi.
 
Nel secondo gruppo sono le città in cui il mantenimento del personale dovrebbe variare tra il 50 e il 64 per cento.
 
Il terzo cluster include le città dove solo tra il 30 e il 49% del personale è probabile si trasferisca.
 
Nell'ultimo cluster sono presenti quelle città in cui meno del 30% del personale di EMA ha detto di essere disposto a seguire l’Agenzia.

Per preparare il suo trasferimento, l'Agenzia europea dei medicinali (EMA) sta lavorando a un piano di continuità aziendale che garantisca che la valutazione dei farmaci non sia interrotta e che i pazienti in Europa continuino ad avere accesso a qualità elevata, sicura ed efficace di farmaci.

A partire dal novembre 2016, l’EMA ha effettuato numerose indagini sul personale per aiutare l'Agenzia a prepararsi per le perdite di organici e per migliorare la pianificazione della successione e del trasferimento di conoscenze.

Alcune perdite di personale possono essere assorbite con il piano di continuità aziendale di EMA, ma al di sotto di una soglia critica, l'Agenzia non potrà più rispettare il suo mandato per proteggere la salute dei cittadini europei.
 


28 settembre 2017
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