“I numeri pubblicati sul sito del Dipartimento della funzione pubblica indicano un’adesione esigua, poco al di sopra dell’1%, allo sciopero di ieri proclamato da alcuni sindacati. Percentuale lontana da quella dichiarata dalle organizzazioni e che peraltro è in linea con quella dello sciopero indetto lo scorso anno, dalle stesse sigle, che si è fermato a un’adesione del 3%. Medici e infermieri sono consapevoli del lavoro che stiamo portando avanti, nonostante le tante difficoltà, e a loro va il mio ringraziamento per la professionalità e l’abnegazione con cui si dedicano alla cura dei cittadini. Continueremo a fare tutto il possibile per ripagare questo impegno”.
È quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispetto allo sciopero di ieri.
"La percentuale di adesione allo sciopero di ieri da parte di medici e infermieri, pari a poco più dell’1% secondo i dati del Dipartimento della funzione pubblica, testimonia il senso di responsabilità e l’impegno indefesso dei professionisti sanitari che evidentemente riconoscono la determinazione di questo Governo a migliorare le loro condizioni di lavoro e che hanno quindi scelto di continuare ad essere al servizio della salute dei cittadini italiani. Scioperare è giusto ed è un diritto sacrosanto, che serve a noi tutti da stimolo per fare meglio", ha aggiunto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.
"Probabilmente, però, la stragrande maggioranza dei sanitari che non hanno aderito si saranno chiesti perché questi stessi scioperi non siano stati proclamati nei dieci anni precedenti, quando realmente si è definanziata la sanità pubblica in modo miope e senza programmazione.
La stessa che invece noi intendiamo applicare per un rilancio sistematico e davvero strutturale del nostro Servizio Sanitario Nazionale e della sanità italiana tutta, che senza il cuore pulsante dei suoi professionisti non potrebbe esistere, conclude il sottosegretario.