Governo fa fuori il Parlamento dalla partita dei nuovi Lea. L’ira di De Biasi: “Già pronto un emendamento alla stabilità”
La legge di Stabilità cancella infatti quanto disposto dal decreto Balduzzi del 2012 che affidava alle Commissioni parlamentari competenti il parere sui nuovi Livelli essenziali di assistenza. Se passasse la norma il Parlamento non potrebbe esprimersi sui nuovi Lea in agenda per i primi mesi del 2016.
03 NOV - Come spesso capita con le leggi di stabilità è nei commi più anonimi che si celano le sorprese più vistose. E in una di queste è incappata la presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato
Emilia Grazia De Biasi che, dopo aver letto una righetta al comma 2 dell’articolo 32 del
ddl Stabilità, ha scoperto che la sua Commissione e quella analoga alla Camera erano state fatte fuori del tutto dalla stesura dei Livelli essenziali di assistenza.
Cosa è successo? E’ successo che quella righetta della stabilità sopprime a sua volta un passaggio del
decreto Balduzzi del 2012 laddove fissava tempi e modalità per la definizione dei Lea sanitari prevedendo che essi fossero definiti “su proposta del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
e con il parere delle Commissioni parlamentari competenti”.
Una postilla, quest’ultima, che era stata aggiunta al decreto Balduzzi durante la sua conversione in legge e che ora la Stabilità 2016 cancella ancor prima che sia mai stata applicata.
De Biasi ha giudicato inaccettabile il fatto e ha annunciato la presentazione di un emendamento in proposito per ripristinare il ruolo del Parlamento in una materia così delicata.
03 novembre 2015
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