Arrivano le Linee guida che delimitano le condizioni di utilizzo dei medici e degli infermieri ‘gettonisti’. Il fenomeno del personale medico era esploso per i medici con la pandemia, precedente invece a questo periodo per gli infermieri a causa della carenza di questi professionisti negli organici dei servizi, con costi elevati per le strutture. Per limitarne l'uso il Governo nel decreto bollette aveva introdotto dei limiti e si era in attesa delle indicazioni pratiche per la loro applicazione.
Con le linee guida pubblicate in Gazzetta Ufficiale, potranno essere utilizzati nei soli casi di necessità e urgenza, in un'unica occasione (max 12 mesi) e senza possibilità di proroga e laddove non sia possibile ovviare altrimenti alle carenze del personale sanitario.
Come già prevedeva la norma di partenza, si ribadisce che i gettonisti possono essere utilizzati “solo in caso di necessità e urgenza, in un'unica occasione e senza possibilità di proroga”. Previsto anche un tetto massimo di 48 ore settimanali di lavoro e deve essere assicurato un riposo di undici ore tra un turno e l'altro. Intanto il sistema dell'arruolamento dei gettonisti va avanti. Anche in questi giorni, racconta un medico romano, arrivano proposte per coprire i turni in alcuni ospedali in difficoltà
Fissati anche i limiti economici orari: dagli 85 euro per il pronto soccorso e la rianimazione fino ai 75 euro per altri servizi medici. Per gli infermieri la tariffa varia dal 28 euro per il pronto soccorso a 25 euro per altri servizi.