Più soldi per la sanità, avvio immediato di un piano straordinario di assunzioni e un forte investimento nelle politiche di prevenzione. Questo in sintesi quanto propongono le opposizioni in un emendamento unitario alla manovra presentato ieri.
"La proposta sottoscritta da Pd, 5S, Azione, AVS, Più Europa che porta la prima firma della segretaria Elly Schlein dimostra che il Parlamento può modificare profondamente la manovra senza scassare i conti pubblici e affrontando seriamente un'emergenza sentita da tutti i cittadini". Lo scrive in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd.
"Le audizioni delle autorità indipendenti - Corte dei Conti, Ufficio Parlamentare di Bilancio, Fondazione Gimbe - si sono incaricate di chiarire, oltre ogni ragionevole dubbio, che anche quest'anno il Ssn subisce un sotto finanziamento molto grave. Della nostra proposta voglio sottolineare almeno tre aspetti: è un aumento consistente e strutturale del Fondo Sanitario Nazionale; investe sul personale del Ssn in modo significativo; finalizza 1 miliardo al rilancio delle politiche di prevenzione, sia sul terreno degli stili di vita e della lotta alla povertà sanitaria sia su screening e vaccini, con particolare riferimento alle aree di maggiore deprivazione sociale. Una proposta che dà risposte alle criticità evidenziate da sindacati e Regioni e che rilancerebbe finalmente i principi di universalità, equità ed eguaglianza su cui è nato il nostro Ssn, aprendo la strada anche alle riforme necessarie per renderlo più prossimo ai bisogni delle persone, più efficiente e sostenibile", aggiunge.
"L'incremento del Fsn viene coperto con una riduzione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi, che corrisponde in molti casi anche ad obblighi derivanti dagli impegni europei sulla lotta al cambiamento climatico. Una impostazione difficilmente contestabile sulla quale ci auguriamo che il
L'emendamento unitario, nel dettaglio, riscrive l'articolo 47 proponendo che il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato sia incrementato di 6.802 milioni di euro per l'anno 2025, di 10.578 milioni di euro per l'anno 2026, di 11.280 milioni di euro per l'anno 2027, di 12.163 milioni di euro per l'anno 2028, di 13.225 milioni di euro per l'anno 2029, di 14.398 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030.
Viene aggiunto poi un articolo 47 bis con il quale, per fronteggiare la grave carenza di personale, si destinano 2 miliardi per il 2025 alle Regioni che sulla base dell'approvazione del proprio piano triennale del fabbisogno di personale per il servizio sanitario regionale dovranno indire, entro il 31 marzo 2025, procedure concorsuali straordinarie per l'assunzione a tempo indeterminato di personale del comparto della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie e sociosanitarie.
Infine, si prevede un articolo 47 ter che destina 1 miliardo nel 2025 per rilanciare adeguate politiche di prevenzione, con particolare riferimento alla promozione di stili di vita sani, alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale come determinanti di salute, alla promozione del benessere psicologico, all’integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari nella dimensione comunitaria e per mettere in atto nuove strategie per migliorare l’adesione dei cittadini agli screening organizzati, anche in sinergia con le società scientifiche e le associazioni dei cittadini, nonché al fine di promuovere nuove e capillari campagne di vaccinazione, in particolare per quanto riguarda la tutela della salute dei neonati, delle persone anziane e delle persone fragili.