Consultori. Ministero Salute: “Avviato sistema informativo: al momento 13 Regioni hanno inviato i loro dati, si attendono le altre”
"Questa nuova fonte informativa consentirà di acquisire un quadro aggiornato sia della mappatura dei consultori familiari sia delle attività erogate e dell'utenza raggiunta attraverso i servizi resi disponibili". Così il sottosegretario all'Ambiente Barbaro, rispondendo all'interogazione sul tema presentata da Sportiello (M5S).
18 OTT -
Terminata la necessaria fase sperimentale del Sistema informativo per il monitoraggio delle attività erogate dai consultori familiari, per il primo semestre 2024, è stato avviato il conferimento dei dati, regione per regione.
"In base ai dati attualmente disponibili, relativi alla data del 9 ottobre 2024, risultano 13 le regioni che hanno provveduto ad alimentare il flusso con i loro dati, mentre questo Ministero attende ancora i dati riguardanti le rimanenti regioni e pubbliche amministrazioni. Una volta acquisiti tutti i dati, in seguito al popolamento del “datawarehouse” del Ministero della Salute. saranno prontamente predisposti i vari “cruscotti” per la verifica della qualità dei dati e per le analisi delle varie attività erogate. Questa nuova fonte informativa consentirà di acquisire un quadro aggiornato sia della mappatura dei consultori familiari sia delle attività erogate e dell'utenza raggiunta attraverso i servizi resi disponibili".
Così il sottosegretario all'Ambiente, Claudio Barbaro, rispondendo in aula alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Gilda Sportiello (M5S).
Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Barbaro.
"I consultori familiari sono stati istituiti con una legge del lontano 1975 e, precisamente, con la legge 29 luglio 1975, n. 405.
Negli anni successivi al 1975, ai sensi della predetta legge, spetta alle regioni fissare con proprie norme legislative i criteri per la programmazione, il funzionamento, la gestione e il controllo del servizio.
Nel corso degli anni l'intenzione è stata sempre quella di mantenere vitali e operativi i consultori familiari, ripensando al loro ruolo alla luce delle nuove esigenze della società, con la costante consapevolezza che investire nelle attività di questi servizi significa promuovere la salute dei singoli e della collettività.
In attuazione dell'Investimento 1.3.2 “Infrastruttura tecnologica del Ministero della Salute e analisi dei dati, modello predittivo per la vigilanza LEA” della Missione 6, Componente 2, del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Ministero della Salute ha attivato, nell'ambito della cabina di regia del Nuovo sistema informativo sanitario, appositi gruppi di lavoro con la partecipazione attiva dei rappresentanti delle regioni e di altre istituzioni interessate, con l'obiettivo della predisposizione dei flussi informativi.
Tra le iniziative attivate, vi è l'istituzione del Sistema informativo per il monitoraggio delle attività erogate dai consultori familiari, per rilevare le prestazioni erogate da tali servizi territoriali.
Il SICOF, in particolare, rileva le prestazioni relative all'assistenza territoriale sociosanitaria prestata in favore dei minori, delle donne, delle coppie e delle famiglie, residenti e non residenti sul territorio italiano, a livello distrettuale, domiciliare e territoriale.
Il decreto del Ministro della Salute istitutivo di SICOF, con il relativo disciplinare tecnico, sul quale è strato acquisito il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali e della Conferenza permanente Stato-regioni, è stato formalmente adottato in data 7 agosto 2023 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 223 del 23 settembre 2023.
Al riguardo, rappresento che il conferimento dei dati al SICOF viene previsto su base semestrale. I primi conferimenti sono avvenuti, in via sperimentale, sui dati relativi al 2023, a partire dal mese di dicembre del medesimo anno.
Terminata la necessaria fase sperimentale, per il primo semestre 2024, è stato avviato il conferimento dei dati, regione per regione.
In base ai dati attualmente disponibili, relativi alla data del 9 ottobre 2024, risultano 13 le regioni che hanno provveduto ad alimentare il flusso con i loro dati, mentre questo Ministero attende ancora i dati riguardanti le rimanenti regioni e pubbliche amministrazioni.
Una volta acquisiti tutti i dati, in seguito al popolamento del “datawarehouse” del Ministero della Salute. saranno prontamente predisposti i vari “cruscotti” per la verifica della qualità dei dati e per le analisi delle varie attività erogate.
Questa nuova fonte informativa consentirà di acquisire un quadro aggiornato sia della mappatura dei consultori familiari sia delle attività erogate e dell'utenza raggiunta attraverso i servizi resi disponibili. In considerazione del particolare rilievo della situazione in esame, desidero ricordare anche alcune ulteriori iniziative poste in essere dal Ministero della Salute per il sostegno dei consultori familiari e delle persone che ad essi si rivolgono.
Segnalo, in particolare, che il Programma Nazionale Equità nella Salute, previsto nell'Accordo di partenariato tra Italia e Commissione europea relativo al ciclo di programmazione della politica di coesione 2021-2027, approvato dalla Commissione europea con la decisione di esecuzione C (2022) 8051 del 4 novembre 2022, interviene su 7 regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e individua alcune aree territoriali per le quali è più urgente intervenire: l'area di intervento dominata “il genere al centro della cura” è dedicata al rafforzamento dei consultori familiari delle 7 citate regioni.
Il Programma, gestito dal Ministero della Salute ed attuato dalle regioni tramite le ASL, sostiene interventi di adeguamento infrastrutturale e di potenziamento tecnologico delle sedi consultoriali delle 7 regioni, nonché progetti di “rafforzamento dei servizi consultoriali”, tramite l'acquisizione di personale per la sperimentazione di appropriati percorsi e modelli organizzativi.
Tale programmazione è compito delle regioni, e deve essere attuata nell'ambito dell'autonomia regionale, secondo quanto previsto dal Titolo V della Costituzione.
Rammento, inoltre, che l'articolo 2 del DM 23 maggio 2022, n. 77: “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”, ha affidato all'Agenas il compito di svolgere attività di monitoraggio sullo stato di implementazione, in ogni regione/PA, degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate all'assistenza territoriale e al sistema di prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico.
Preciso che la Scheda 13 dell'allegato 1 del citato DM, denominata “Servizi per la salute dei minori, delle donne, delle coppie e delle famiglie”, indica espressamente modelli e standard con riguardo ai consultori familiari.
In tale contesto, l'Agenas, alla luce delle attività attualmente in corso, potrà fornire, nei necessari tempi consentiti, gli approfondimenti specifici oggetto della presente interpellanza".
18 ottobre 2024
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