“Per l’ennesima volta, interrogo il ministero della Salute che però non viene in Aula a rispondere, denotando una mancanza di attenzione verso temi che di certo non sono secondari, perché riguardano il diritto alla Salute. Sono anni che assistiamo allo smantellamento della rete dei consultori, che sotto questo governo sta subendo un attacco senza precedenti. Parliamo di un autentico patrimonio: ancora oggi, parlando di salute, chiediamo di rafforzare la medicina di prossimità e la rete sociosanitaria. Tutte caratteristiche garantire dai consultori, che però in 50 anni non sono stati potenziati, non sono stati dotati delle risorse e dell’organico di cui necessitano.
Al contempo, invece, sono state finanziate altre strutture, che non sono pubbliche e laiche e che non hanno l’equipe necessaria per assolvere i compiti previsti da un consultorio. Sono solo sei le Regioni che prevedono un fondo dedicato ai consultori e il rapporto previsto dalla legge prevederebbe una struttura ogni 20mila abitanti, mentre oggi la media nazionale è di uno ogni 30mila e questa cifra non ci dice dei divari territoriali, visto che in ben otto regioni non si arriva nemmeno a questo dato. Esiste poi il problema legato alla carenza di personale e quello dei servizi erogati, strettamente legati al fatto che non tutti i consultori sono pubblici. Pensiamo alla Lombardia, dove di fronte a 129 strutture pubbliche ci sono 86 consultori privati, perlopiù di ispirazione cristiana e dove non si effettuano servizi che riguardano l’interruzione di gravidanza. Dove si verifica un fenomeno assolutamente illegittimo come l’obiezione di struttura, che non può essere in alcun modo concessa.
In questo quadro, grave e allarmante, non si portano avanti gli investimenti del PNRR per rafforzare la rete, non si stanziano risorse per l’assunzione di personale e si decide di permettere alle associazioni anti-scelta, che niente hanno a che fare con personale qualificato e competente, di essere presenti all’interno dei consultori. Per non parlare della mancanza di dati in merito ai servizi garantiti sul sito del ministero della Salute. Senza informazione e trasparenza da parte del ministero, siamo già davanti alla negazione del diritto alla tutela della Salute. Per questo motivo, sollecito il ministero a provvedere e ringrazio tutti i professionisti e le professioniste che con grandissime competenza e dedizione portano avanti l’intento principale e l’ambizione con cui sono nati nel nostro Paese i consultori, luoghi devono restare assolutamente laici e pubblici”.
Lo dichiara in Aula alla Camera Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali, in occasione della discussione dell’interpellanza a sua prima firma.