In Calabria si riapre la polemica tra Commissario e Giunta su chi deve gestire il piano anti Covid
Nelle premesse del Decreto del commissario ad acta di approvazione del piano vaccinale anticovid (n. 8 dell’11 gennaio), il prefetto Longo richiama la nota ministeriale con cui viene "riconosciuto al medesimo, ‘in via esclusiva’, il ruolo di soggetto attuatore in relazione all'attività anti-Covid e all’attuazione del piano vaccinale contro la SARS- CoV-2”. Ma la Regione interviene: “Il soggetto attuatore per l’emergenza Covid-19 è il presidente della Giunta regionale. È compito del commissario ad acta la redazione, nonché l’attuazione, del Piano operativo Covid e del Piano vaccinale. Sono competenze ben distinte”.
14 GEN - Si discute ancora, in Calabria, sulle responsabilità e competenze in seno alla Regione e al commissario ad acta per la gestione dell’emergenza coronavirus. A riaprire la discussione è stato il decreto del commissario ad acta, il prefetto
Guido Longo, n. 8 dell’11 gennaio 2021, con cui si approva il piano per la vaccinazione anticovid. Nelle premesse, il commissario richiama infatti alla “nota rubricata al n. 126 dell'8 gennaio 2021, a firma del Capo dell'Ufficio Legislativo del Ministero della Salute, ricevuta in pari data in riscontro alla specifica richiesta dell'odierno Commissario ad acta del 7 gennaio 2021, prot. 4340 - è stato riconosciuto al medesimo, ‘in via esclusiva’, il ruolo di soggetto attuatore in relazione all'attività anti-Covid e all'attuazione del piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS- CoV-2”.
Una dichiarazione chiara. Ma in merito alla quale la presidenza della Regione è intervenuta per precisare che “l soggetto attuatore per l’emergenza Covid-19 è il presidente della Giunta regionale. Lo prevede l’ordinanza firmata il 27 febbraio 2020 dal capo della Protezione civile nazionale,
Angelo Borrelli. È compito del commissario ad acta per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario la redazione, nonché l’attuazione, del Piano operativo Covid e del Piano vaccinale”. Le due funzioni, osserva la Regione, sono “strutturalmente diversificate” e “riguardano l’intera gestione emergenziale la quale abbraccia, oltre ad attività che rientrano nella materia sanitaria, anche, e soprattutto, una serie di azioni che fanno capo alla Protezione civile”.
Dunque “la redazione e l’attuazione del Piano Covid e di quello vaccinale sono due atti di programmazione che, a seguito di approvazione da parte del ministero competente, prevedono una seria di attività attuative in capo al commissario ad acta”. Ma, ribadisce la presidenza Regione, “si tratta di competenze ben distinte che, nel costruttivo clima di collaborazione con la struttura commissariale, devono perseguire l’obiettivo di porre rimedio all’attuale stato di emergenza per mezzo di azioni condivise, nel rispetto delle competenze assegnate dal quadro normativo vigente".
14 gennaio 2021
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