Calabria. Governo impugna legge regionale sulla presenza di farmacisti all’interno delle strutture sanitarie
Si tratta della legge regionale n. 24 del 19 novembre 2020 che dà disposizioni per l’utilizzo dei farmaci nelle strutture pubbliche private. Le norme contestate sono quelle riguardanti la presenza del farmacista nei presidi sanitari, i suoi compiti e i criteri di assunzione.
14 GEN - Il Consiglio dei Ministri di ieri sera, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie
Francesco Boccia, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Calabria n. 24 del 19/11/2020, recante “
Norme per l’utilizzo dei farmaci nelle strutture pubbliche e private”, in quanto gli articoli 1 e 4, riguardanti l’obbligo di assunzione del farmacista nelle strutture sanitarie pubbliche, nonché l’articolo 3, comma 2, riguardante i compiti del farmacista, invadono la competenza esclusiva statale in materia di ordinamento civile e si pongono in contrasto sia con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica e in materia di professioni, sia con il principio di eguaglianza, in violazione dell’articolo 3 e dell’articolo 117, secondo comma, lettera l), e terzo comma, della Costituzione.
14 gennaio 2021
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