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Carenza Mmg in Veneto. La Fimmg: “Situazione difficile resa ancora più complicata dagli errori dell’Azienda zero” 

L’Azienda Zero avrebbe sbagliato le procedure per l’assegnazione delle zone carenti in ben due occasioni. Su segnalazione della Fimmg, le procedure sono state sospese e poi riaperte. Ma intanto il tempo passava e i cittadini erano senza assistenza. Per la Fimmg “errori che potevano essere certamente evitati con una maggiore competenza e conoscenza delle norme relative alla Medicina Generale”.

di Endrius Salvalaggio
22 LUG - La carenza di medici di medicina generale in Veneto è sempre più evidente. E la situazione andrà ad aggravarsi, perché le stime dei sindacati e degli Omceo parlano di oltre il 40% degli mmg oggi presenti (poco più di 3.000 unità) pronti ad andare i pensione nel giro di qualche anno. “Un gran problema che porterà sicuramente grossi disagi fra i cittadini nei prossimi anni – spiega Mariateresa Gallea, Segretario Provinciale Fimmg CA Padova – anche se, a dire il vero, in Veneto siamo già con pazienti che non hanno un’assistenza di base, proprio perché molti dei medici che sono andati in pensione non sono stati ancora sostituiti, o comunque i medici che potrebbero acquisire incarichi provvisori sono impegnati in altri servizi quali USCA e vaccinazioni. La somma di questi fattori porta a lasciare scoperte aree più o meno grandi di pazienti senza medico”.

A complicare le cose, secondo Fimmg Veneto, è stata Azienda Zero, che per due volte ha dovuto riaprire i bandi per l’assegnazione dei posti all’assistenza primaria e continuità assistenziale, su intervento della stessa Fimmg Veneto. “In pratica - spiegano Enrico Peterle, Segretario Provinciale FIMMG Continuità Assistenziale Venezia e Mariateresa Gallea – Azienda Zero aveva escluso dalla possibilità di partecipare alle assegnazioni 2021 i medici che avevano ottenuto il diploma dopo il 31.12.2020, dall’Accordo Collettivo Nazionale del 2018, che permette a tutti i medici in possesso di diploma al momento della presentazione della domanda, anche se non iscritti alla graduatoria regionale, di potere partecipare e in subordine, alle assegnazioni di assistenza primaria e di continuità assistenziale. A seguito della nostra lettera, Azienda Zero ha riaperto il bando, reintegrando i colleghi esclusi e offrendo loro la possibilità di compilare la domanda, ritardando di quasi un mese le procedure concorsuali”.

Dopo questo bando riaperto e poi andato a buon fine, FIMMG Veneto ha sollevato sempre ad Azienda Zero un nuovo errore procedurale: “Nella deliberazione di approvazione delle graduatorie – continuano i due presidenti FIMMG Veneto - tre colleghi sono stati esclusi dalle domande di trasferimento in quanto non erano trascorsi tre anni di iscrizione nell’elenco di provenienza, essendo titolari di incarico in ambito territoriale con vincolo, quando in realtà la normativa dice che ne bastano solo due di anni. Questa esclusione, completamente insussistente e incoerente rispetto a quanto previsto dell’Accordo Collettivo Nazionale in vigore, ha fatto si che quei tre colleghi fossero poi riammessi nella graduatoria”.

Secondo Fimmg Veneto nonostante la grossa carenza di medici di medicina territoriale, prevista e annunciata da tempo ma per la quale nulla è stato fatto negli anni, ad oggi, il percorso di assegnazione degli incarichi di Medicina Generale è ancora inceppato “per questi errori che potevano essere certamente evitati con una maggiore competenza e conoscenza delle norme relative alla Medicina Generale, da amministrativi regionali che si occupano di questi concorsi e se si fossero limitati ad applicare le regole previste, senza interpretazioni fantasiose e personale, tutto sarebbe stato più veloce. Nel frattempo tanti cittadini veneti sono senza assistenza medica di base e attendono un nuovo medico che possa prendersi cura di loro”, concludono i due segretari provinciali di Venezia e Padova.

Endrius Salvalaggio

22 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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