Covid. Zaia: “Test sempre più evoluti, prossimo passo saranno le autodiagnosi, pronti a gestirle”
Il governatore Zaia lo aveva preannunciato nei giorni scorsi: i testi di screening per il covid sono talmente evoluti che si va verso un sistema in autosomministrazione e per questo in Veneto si sta già realizzando una piattaforma informatica per gestire e registrare le autodiagnosi man mano che arrivassero dalle persone che decideranno di farlo. “Sarà un importante passo avanti verso lo screening di massa abbinato però a uno sgravio del lavoro dei laboratori di analisi, oggi sovraccarichi”.
14 OTT - “I sistemi diagnostici per contrastare il Covid-19 si sono talmente evoluti in pochi mesi che oggi, dai tamponi rapidi già in uso, stiamo già ragionando di test rapidi antigenici e salivari. Si va verso un sistema in autosomministrazione e per questo in Veneto stiamo già realizzando una piattaforma informatica per gestire e registrare le autodiagnosi man mano che arrivassero dalle persone che decideranno di farlo”. Lo ha annunciato il Presidente della Regione,
Luca Zaia, nel corso del briefing con la stampa per fare il punto sulla situazione del coronavirus in Veneto.
“Sarà un importante passo avanti verso lo screening di massa abbinato però a uno sgravio del lavoro dei laboratori di analisi, oggi sovraccarichi – sono state le parole del governatore, rilanciate da un comunicato diramato a margine del briefing - perché a quel punto il tampone molecolare tradizionale sarebbe necessario solo per confermare i casi positivi. Appena pronta la piattaforma la presenteremo”.
In dirittura d’arrivo c’è anche il nuovo Piano di salute Pubblica, al quale sta lavorando la Direzione regionale Prevenzione, che Zaia ha anticipato per sommi capi. “Al momento – ha detto – la situazione ospedaliera è sotto controllo, ma in una programmazione seria dobbiamo tenere conto anche di possibili scenari peggiori. Il nuovo PSP avrà una parte dedicata alla prevenzione e alle azioni fattibili sul territorio, e una riservata agli ospedali, dove vorremmo evitare la necessità di bloccare le attività ordinarie come fu necessario fare a febbraio e marzo scorsi. Poi terremo conto di diversi scenari di diversa gravità, indicando tre strategie (verde, arancione o rossa) da attivare a seconda dell’andamento epidemiologico”.
Sollecitato dai giornalisti a commentare il Dpcm nazionale varato nella notte, Zaia ha tenuto a precisare che, “sono in modalità Covid, quindi non faccio nessuna polemica di nessun genere. Lo spirito del Veneto e di tutte le altre Regioni è sempre lo stesso, improntato alla massima collaborazione e al più stretto rispetto istituzionale. Detto ciò – ha aggiunto – non posso non notare che le indicazioni fornite dalle Regioni non sono state prese in considerazione. Mi auguro lo siano in queste ore e possano trovare accoglimento in atti esplicativi o interpretativi del decreto”.
“La preoccupazione maggiore – ha segnalato il Governatore – riguarda le attività economiche che inevitabilmente subiranno una contrazione del lavoro e del fatturato. Sacrosanto intervenire a salvaguardia prima di tutto della salute pubblica – ha aggiunto Zaia – ma ai settori penalizzati va immediatamente garantito un sostegno economico statale che permetta loro di sopravvivere, e di non licenziare, per il tempo che sarà necessario. Questa misura è urgente – ha aggiunto – e avrebbe dovuto addirittura essere già inserita nel Dpcm, perché se è giusto che alcuni settori cooperino più di altri alla lotta comune al virus, è sacrosanto che essi debbano avere un aiuto per tutto ciò che non potranno guadagnare con il loro onesto lavoro”.
Anche ieri, in Veneto, i dati epidemiologici di giornata fanno segnalare un aumento dei ricoveri, dei positivi e delle persone in isolamento, ma si tratta di dati che vanno interpretati per dar loro il corretto significato. Delle 6.655 persone in isolamento, quelle positive sono il 56,96%. I sintomatici sono in tutto 224, pari al 3,37% dei positivi. Poco meno del 97% delle persone positive, quindi, non presentano alcun sintomo. I ricoverati complessivi, su tutta le rete ospedaliera veneta, sono 362 (più 23 rispetto a ieri). 41 sono i pazienti assistiti in terapia intensiva (invariato rispetto a ieri) dei quali 33 sono positivi al Covid.
Zaia ha concluso le comunicazioni odierne con un rinnovato, forte appello a tutti a indossare le mascherine il più possibile, a rispettare le norme di sicurezza, e a sentirsi ognuno protagonista, con il proprio comportamento responsabile, di una battgalia che, ha detto, “tutti assieme vinceremo sicuramente”.
14 ottobre 2020
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