Pieve di Cadore. Partorisce in casa. Sindaco denuncia la Usl. Zaia ordina ispezione
Il sindaco avrebbe contestato al sistema sanitario locale carenze tali da costringere la donna a partorire in casa. “Se emergeranno eventuali colpe – dichiara il presidente Zaia –, i responsabili andranno individuati e puniti”.
16 GEN - “Ho appreso stamane dai giornali bellunesi della denuncia del sindaco di Pieve di Cadore relativa a una signora che afferma di essere stata costretta a partorire nella propria abitazione per presunte carenze del sistema sanitario locale. Per fare chiarezza assoluta e definitiva sul tale fatto, ho immediatamente ordinato al direttore generale dell’Area Sanità e Sociale della Regione di attivare il corpo ispettivo affinché possa produrmi al più presto una relazione su quanto realmente accaduto”.
Lo afferma il presidente della Regione del Veneto
, Luca Zaia, in riferimento a quanto riportato oggi dalla stampa bellunese in merito alla vicenda che avrebbe spinto il primo cittadino di Pieve di Cado
re, Antonia Ciotti, a denuncia la Usl.
“Se emergeranno eventuali colpe – precisa il presidente Zaia –, i responsabili andranno individuati e puniti”.
16 gennaio 2017
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