Padova. Specializzazione in Medicina Generale, Simioni (OMCeO Padova): “I Mmg siano protagonisti, insieme all'Università, delle modifiche”
Da Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale a Scuola di Specializzazione in Medicina generale e Cure primarie: il Consiglio Direttivo dell'OMCeO della Provincia di Padova, ha manifestato a Roberta Chersevani, Presidente della FNOMCeO, grande preoccupazione in merito alla proposta di emendamento giacente presso la Camera dei Deputati
14 DIC - Da Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale a Scuola di Specializzazione in Medicina generale e Cure primarie: il Consiglio Direttivo dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Padova, presieduto da
Paolo Simioni, nell'ultima riunione assembleare tenutasi la settimana scorsa ha manifestato a
Roberta Chersevani, Presidente della FNOMCeO, grande preoccupazione sulla linea di riforma espressa
nell'emendamento alla legge di bilancio, successivamente ritirato dal Governo, relativa all'istituzione della Scuola di Specializzazione in Medicina generale e Cure primarie, invitando le Istituzioni a prestare attenzione ad alcuni aspetti ritenuti dall'OMCeO di Padova come strategici e vitali.
Nello specifico, l'Ordine patavino ribadisce la necessità di una riforma dell'attuale sistema per migliorare l'offerta formativa complessiva, per adeguare il numero dei medici alle esigenze presenti e future, per consentire un allineamento economico per i Medici in formazione nelle Scuole di Formazione in Medicina generale con i Colleghi impegnati nelle altre Scuole di Specializzazione, non ultimo per affrontare il delicato problema della gravidanza e della maternità attualmente irrisolto per le Colleghe durante la frequenza della Scuola.
La riforma della Scuola di Specializzazione in Medicina generale e Cure primarie dovrà, secondo l'Ordine dei Medici di Padova, tener conto del prossimo pensionamento di molti Medici di Medicina generale, ponendo rimedio al disallineamento tra il numero dei medici laureati ogni anno e il numero dei posti disponibili per la formazione post-lauream, disallineamento che sovente determina l'interruzione, il ritardo del percorso formativo o la demotivazione nei giovani laureati. In linea con le normative europee e la circolazione dei Professionisti, è fondamentale inoltre che il titolo di studio continui ad essere riconosciuto in Europa, e frutto di un percorso allineato con i corrispettivi europei.
"E' indispensabile che i Medici di Medicina generale siano protagonisti assieme all'Università di qualsiasi modifica dell'attuale assetto normativo - scrive
Simioni a
Chersevani, a nome del Consiglio Direttivo dell'OMCEO di Padova -, mantenendo e rinforzando quel ruolo centrale nel percorso formativo che già ricoprono, elemento imprescindibile per il rilancio e lo sviluppo della Scuola".
"Chiediamo alla FNOMCEO l'impegno di affrontare approfonditamente l'argomento, anche alla luce - riflette
Cosimo Guerra, Vicepresidente dell'OMCEO di Padova - dei prossimi pensionamenti di massa che stanno portando a una situazione difficile anche negli ospedali, come lamentano gli Specializzandi. Auspichiamo insomma chiare strategie per una riforma che riteniamo indispensabile e non più rinviabile".
Lorenzo Proia
14 dicembre 2016
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