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Veneto. Caldo, 800 chiamate al giorno al 118. Zaia e Coletto: “Sistema regge bene a dura prova”

“Ancora una volta medici e infermieri, negli ospedali e sul territorio, stanno dando prova di professionalità e impegno che vanno ben oltre gli obblighi contrattuali”, affermano in una nota il presidente e l’assessore. L’incremento delle richieste d’intervento al 118 è arrivato al 40% nelle scorse giornate.


23 LUG - “Il sistema sociosanitario veneto sta reggendo molto bene alle richieste di intervento collegate alla straordinaria ondata di calore che sta colpendo anche la nostra regione. Ancora una volta medici e infermieri, negli ospedali e sul territorio, stanno dando prova di professionalità e impegno che vanno ben oltre gli obblighi contrattuali. Un esame molto duro, una sorta di stress test che sta riuscendo”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e l’Assessore alla Sanità Luca Coletto, hanno voluto ringraziare il personale per il “superlavoro” al quale da giorni sono sottoposti nelle strutture sociosanitarie del Veneto, alle prese con gli effetti sulla salute delle persone di un’ondata di caldo la cui intensità appare quasi senza precedenti.

L’entità dello sforzo dell’intero sistema sta nei numeri diffusi dal Coordinamento Regionale Urgenza Emergenza – CREU 118, che parlano, a partire da sabato, di circa 800 interventi al giorno per patologie non traumatiche connesse alla situazione in atto. L’incremento delle richieste d’intervento da parte del 118 è iniziato da lunedì 13 luglio con un aumento del 10% della media giornaliera rispetto al 2014, arrivato al 40% nelle giornate di sabato, domenica e lunedì. Gli accessi ai Pronto Soccorso degli ospedali sono aumentati tra il 5 e il 20%, ma con una forte crescita dei sintomi legati a disidratazione e astenia. Quattro casi gravi sono attualmente ricoverati a Verona (due pazienti), a Padova e a Treviso.

Sino a che perdurerà la situazione, il CREU consiglia particolare attenzione, oltre che ai soggetti anziani e fragili perché affetti da patologie pregresse, anche alle persone impegnate all’aperto e in ambienti non aerati: in particolare è consigliato di effettuare pause frequenti durante l’attività in queste condizioni, da mantenere una costante e abbondante idratazione, di evitare l’assunzione di alcolici, di lasciare aperte le autovetture prima di salire a bordo, se esposte ad una lunga permanenza al sole.
 

23 luglio 2015
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