Veneto. Ebola, attivo il sistema di prevenzione. Zaia: “No allarmismi, ma neanche sottovalutazioni”
Le forme di controllo sono state attivate dalla regione in linea con le disposizioni del ministero della Salute e Oms. Zaia: “L'atteggiamento corretto è una serena e rigidamente vigile attenzione. Al momento ebola non c’è e ci sono fondati motivi per augurarci che non si presenti mai”.
08 AGO - Come espressamente indicato dalle circolari emesse dal Ministero della Salute e dalle indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la direzione generale regionale della sanità del Veneto ha già attivato tutte le particolari forme di controllo previste per prevenire l’ingresso di malattie contagiose come l’ebola.
Il sistema sanitario Veneto è anche a disposizione delle competenti autorità marittime e portuali per collaborare, se necessario, alla sorveglianza sulle porte d’accesso come aeroporti e porti internazionali e delle forze dell’ordine che vigilano contro sbarchi di clandestini sulle coste.
Come cita la circolare del Ministero della Salute inviata alle Regioni l’1 agosto, la malattia ha un’incubazione che varia da 2 a 21 giorni e l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda “il rafforzamento della sorveglianza delle malattie infettive, incluse le patologie compatibili con Ebola, e l’accurata analisi di pattern insoliti di malattia allo scopo di rilevare tempestivamente l’identificazione e la segnalazione di malattie di interesse del Regolamento Sanitario Internazionale del 2005”. La stessa Oms segnala tra l’altro che il virus può rimanere attivo a livello spermatico fino a 49 giorni.
“E’ una realtà scientifica – fa notare il Presidente della Regione
Luca Zaia - con la quale è meglio confrontarsi seriamente, evitando infondati allarmismi, anche a livello delinquenziale, come quello circolato nella rete, ma anche non facendoci distrarre dagli #statesereni che secondo noi stanno circolando con eccessiva faciloneria, anche da qualche fonte sanitaria. Il giusto atteggiamento - aggiunge il Governatore - è di serena ma vigile attenzione. È quello che stiamo facendo in Veneto, ed è l’atteggiamento più confacente a non far circolare inutili timori tra la gente che, almeno qui in Veneto, deve sapere che nulla verrà nascosto e che ogni situazione verrà affrontata con tempestività e professionalità da ogni ingranaggio del sistema sanitario regionale”.
“Al momento - ha detto Zaia - ebola non c’è e ci sono fondati motivi, a cominciare dall’efficienza del nostro sistema sanitario e di controllo, per augurarci che non si presenti mai. Ma nessuno può averne la certezza assoluta, come ammoniscono anche le circolari del Ministero della Salute, quindi anche rispetto a questa malattia, come a tutte le altre che possono aver colpito o essere incubate dai migranti, l’attenzione sanitaria del Veneto è e rimarrà al massimo livello fino a cessate esigenze”.
08 agosto 2014
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