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Ludopatia. L’Ulss 3 Serenissima lancia la formazione per i gestori di sale da gioco   

“In Veneto ogni anno si gioca una cifra complessiva di circa 5 miliardi di euro, come se ogni veneto, mettesse sul tavolo 1200 euro ogni anno”, spiega il Direttore dei Servizi sociosanitari dell'Ulss 3 Serenissima, Massimo Zuin. L’obiettivo è sensibilizzare i gestori e metterli nelle condizioni di riconoscere i segnali di una dipendenza e prevenire le conseguenze del comportamento compulsivo, “dannoso per il singolo quanto per la collettività”.

di Endrius Salvalaggio 
15 LUG - Il disturbo da gioco d'azzardo è un fenomeno sociale che può essere efficacemente affrontato con la partecipazione responsabile. I gestori di sale da gioco e locali in cui sono installate le apparecchiature per il gioco d'azzardo (lecito), durante il normale svolgimento della propria attività, hanno la possibilità di riconoscere i segnali di una dipendenza. Un adeguato approccio comunicativo nella relazione con il cliente e la tempestiva attivazione della rete territoriale può aiutare sin da subito il soggetto a rischio e prevenire le conseguenze del comportamento compulsivo, dannoso per il singolo quanto per la collettività.

La Ulss 3 Serenissima, ha studiato un progetto di formazione per i gestori, adottato, poi, anche dalle altre Ulss venete, a contrasto del fenomeno dipendenza da gioco d’azzardo.

“Il nostro obbiettivo è formare gli operatori nelle sale gioco, per trasformarli in gestori attenti alle possibili situazioni critiche che coinvolgano i frequentatori dei loro locali – spiega Massimo Zuin, Direttore dei Servizi sociosanitari dell'Ulss 3 Serenissima - trasformando in una opportunità di prevenzione, in ambito del gioco d'azzardo. Il nostro progetto prevede che queste persone possano partecipare ad un percorso completamente online, fatto di questionari ma anche di webinar con i nostri operatori del servizio dipendenze”.

“Le aziende sanitarie della Regione Veneto - spiega il referente del percorso e il direttore del Serd di Chioggia, il dottor Ermanno Margutti - hanno deciso di adottare la stessa piattaforma della Ulss 3 Serenissima, cosicché il nostro impegno di formazione è ora rivolto a tutti i gestori, gli esercenti e gli operatori del comparto gioco in tutto il territorio. Siamo pronti ad informarli e a sensibilizzarli sui rischi legati al gioco d‘azzardo, perché sappiano riconoscere per tempo lo sviluppo di una possibile problematica legata alla dipendenza. Abbiamo le informazioni necessarie per la prima gestione del problema e siano in grado di valutare e gestire i necessari contatti con gli specialisti sanitari del servizio dipendenza, permettendo loro di intervenire”.

I destinatari del corso saranno i gestori e il personale operante nelle sale da gioco e nelle sale scommesse oltre agli esercenti che gestiscono apparecchi per il gioco. Per informazioni e assistenza inviare una email a formazione.entigda@aulss3.veneto.it , mentre per iscriversi al corso di formazione la piattaforma è raggiungibile al link https://entegestori.aulss3.veneto.it/, che prevede la durata di 4 ore, suddivise in 2 ore e mezza individualmente attraverso la visione di brevi moduli propedeutici con relativo questionario di apprendimento e 1 ora e mezza in piccoli gruppi in live streaming con un professionista socio-sanitario.

“E' un ambito da cui non è possibile distogliere l'attenzione, diventa perciò necessaria un'azione di prevenzione che dev'essere professionale, specialistica, e stratificata. Ricordiamo che il Veneto condivide con l'Abruzzo il record nazionale di apparecchi videolottery, che secondo le più recenti rilevazioni sono 12 ogni 10 mila abitanti, e che la cifra complessiva messa nel gioco d'azzardo, nel solo Veneto, è di circa 5 miliardi di euro ogni anno. Si calcola che è come se ciascuno di noi, compresi tutti coloro che non giocano, mettessero sul tavolo verde 1200 euro ogni anno”. Conclude il Direttore Zuin.

Endrius Salvalaggio

15 luglio 2024
© Riproduzione riservata

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