Stanziati 2 mln di euro per garantire la vita indipendente delle persone disabili
Sarà istituito un Tavolo regionale di confronto sulle tematiche relative al Welfare con la partecipazione di Regione, sindaci dei Comuni capofila delle 12 Zone sociali e rappresentanti delle Asl. Coletto: “Anche in un momento di emergenza come quella che stiamo vivendo vogliamo riservare attenzione alle necessità dei disabili”.
19 MAR - Ammonta a 2 mila euro la cifra che la Regione Umbria ha deciso di stanziare per garantire continuità, per almeno altri 12 mesi, alle progettualità di vita indipendente già avviate nei Comuni umbri.
Lo comunica l’assessore alla Salute e al Welfare,
Luca Coletto, precisando che le risorse derivano dai finanziamenti del Por Fse 2014-2020.
L’assessore, che nei giorni scorsi ha incontrato i sindaci di Foligno,
Stefano Zuccarini e di Terni,
Leonardo Latini, insieme agli assessori al Sociale, nonché presidenti di Zona,
Agostino Cetorelli e Cristiano Ceccotti, ha anche espresso l’intenzione di istituire in maniera stabile un Tavolo regionale di confronto sulle tematiche relative al Welfare con la partecipazione della Regione, dei sindaci dei Comuni capofila delle 12 Zone sociali e integrato da rappresentanti delle Aziende Usl Umbria, laddove si tratti di materie relative all’integrazione socio-sanitaria.
Il Piano nazionale per la non autosufficienza, che dispone il riparto dei fondi alle Regioni, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 febbraio 2020. Le risorse nazionali verranno immediatamente assegnate alle Aziende sanitarie regionali e ai Comuni capofila.
“Anche in un momento di emergenza come quella che stiamo vivendo legata al propagarsi dell’infezione da coronavirus – ha detto l’assessore – gli enti locali dell'Umbria e la Regione vogliono riservare attenzione alle necessità dei disabili. I progetti per la vita indipendente – aggiunge – sono finalizzati a garantire l’autodeterminazione e la promozione della massima autonomia delle persone con disabilità, attraverso percorsi personalizzati. In tutti i territori, sono state presentate numerose domande per l’attivazione di progetti e, essendo un’azione di carattere sperimentale, le persone con disabilità, i cui progetti personalizzati sono stati ammessi a finanziamento, hanno manifestato la necessità di rafforzare il percorso avviato”.
19 marzo 2020
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