Coronavirus. In Umbria l’ospedale di Pantalla dedicato all’emergenza. Sospesa attività punto nascita
La struttura è stata scelta in considerazione della sua geo-localizzazione “sulla direttrice stradale principale dell’Umbria posta tra i due HUB regionali di Perugia e Terni”, e sulla possibilità di procedere con la riconfigurazione strutturale in maniera più celere “essendo quello di più recente ultimazione”. L’area di degenza prevede 16 posti letto in camere singole che, in caso di necessità, possono essere riconvertite in 2 posti letto per stanza, e un’area attrezzata con due posti letto di subintensiva estensibile a 8 .
12 MAR - “In seguito all’ordinanza firmata stamani dalla presidente della Regione Umbria,
Donatella Tesei, che predispone nuove misure per fronteggiare l’emergenza dell’epidemia da COVID-19, l’Ospedale della Media Valle del Tevere viene temporaneamente riconfigurato a livello organizzativo-strutturale come ospedale regionale dedicato all’emergenza coronavirus”. Lo annuncia, in una nota, l’assessore regionale alla Salute
, Luca Coletto, informando che l’ospedale di Pantalla è stato scelto in virtù di due elementi importanti: “La geo-localizzazione della struttura che si trova ubicata sulla direttrice stradale principale dell’Umbria posta tra i due HUB regionali di Perugia e Terni, nonché la possibilità di procedere con la riconfigurazione strutturale in maniera più celere essendo quello di più recente ultimazione”.
“Nell’ospedale della Media Valle del Tevere – spiega Coletto - sarà sospesa l’attività del Punto Nascita e tutte le attività dei reparti dedicati saranno trasferite nei Dipartimenti di emergenza urgenza e accettazione di I livello di riferimento”.
“La misura – aggiunge l’assessore – rientra tra le indicazioni del Piano unico di Gestione Posti Letto Emergenza Coronavirus predisposto dalla Regione che prevede di rendere operativo l’Ospedale Media Valle del Tevere come COVID-HOSPITAL nel più breve tempo possibile”.
All’ospedale di Pantalla quindi, non verranno più effettuati ricoveri programmati e urgenti nei reparti di Ostetricia- Ginecologia e Pediatria per l’espletamento dei parti, l’assistenza in gravidanza e l’assistenza pediatrica, o per problematiche di natura ginecologica che necessitano trattamento medico e chirurgico.
“Nella struttura ospedaliera – comunica l’assessore - sono stati liberati tutti i posti letto dell’area di degenza da riconvertire in malattie infettive ed è stato individuato il personale. L’area di degenza, come previsto dal Piano regionale prevede 16 posti letto in camere singole che, in caso di necessità, possono essere riconvertite in 2 posti letto per stanza, e un’area attrezzata con due posti letto di subintensiva estensibile ad un totale di 8 posti letto. Il personale individuato ha iniziato attività di formazione presso il reparto di malattie infettive dell’azienda ospedaliera di Perugia per la condivisone di protocolli e procedure”.
“Al momento fino al 18 marzo, ma con la possibilità di estendere il periodo in base alle esigenze che si manifesteranno - spiega il direttore sanitario dell’Usl Umbria 1,
Teresa Tedesco - il personale del Punto Nascita garantirà l’attività di supporto al Pronto Soccorso nelle 24 ore per garantire la gestione dei casi che accedono alla struttura ospedaliera per prestazioni di tipo ostetrico, ginecologico urgente e per il trasferimento di questi pazienti presso l’Azienda ospedaliera di Perugia. La stessa equipe – aggiunge - garantirà la continuità clinico-assistenziale a tutte le pazienti prese in carico non solo per la realizzazione di percorsi facilitati con le strutture DEA di riferimento in cui vengono trasferite, ma anche, attraverso la propria presenza presso queste sedi, a garanzia della continuità del rapporto fiduciario instaurato”.
“L’orientamento dell’utenza – prosegue la dottoressa Tedesco - sarà definito accogliendo anche le scelte delle pazienti, riguardo la sede ospedaliera a cui rivolgersi, in base alle proprie preferenze. Le azioni descritte saranno garantite nel rispetto del livello massimo di sicurezza per la salute di gestanti, delle puerpere e dei neonati, attraverso la scelta degli interventi più appropriati in base alla valutazione del rischio, i livelli di assistenza previsti e la personalizzazione dell’assistenza”.
12 marzo 2020
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